7 richieste urgenti per la salute ambientale. Le associazioni irpine scrivono a De Luca

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Nella mattinata di ieri Legambiente Avellino e tante altre associazioni irpine, hanno inviato al Presidente De Luca e per conoscenza alle istituzioni competenti della Valle Del Sabato e della Valle dell’Irno una missiva avente ad oggetto 7 urgenti richieste sulla salute e sulla cura ambientale.

Il rapporto Spes

“Quanto appreso con il rapporto SPES – fanno sapere da Legambiente – conferma le nostre preoccupazioni sullo status della nostra terra e dei suoi cittadini. Le isituzioni non possono non preoccuparsi di quanto è stato rilevato con lo studio regionale”.

Lo “Studio di Esposizione nella Popolazione Suscettibile-SPES”, è una ricerca epidemiologica trasversale sull’uomo al fine di indagare la correlazione tra esposizione ambientale e salute in Campania.

In Irpinia le aree interessate sono quelle della Valle del Sabato e della Valle dell’Irno, che, come è ben noto, da decenni sono fortemente esposte a processi di inquinamento dei corsi d’acqua, dei suoli e dell’aria soprattutto a  seguito  di  storture storiche della pianificazione produttiva e di una  degenerazione dell’attuazione del ciclo industriale.

Terra dei fuochi

I risultati non lasciano alcun dubbio sul livello di pericolosità raggiunto in quanto è stata riscontrata l’eccessiva  presenza di metalli pesanti e di elementi fortemente nocivi come l’antimonio, il titanio, il cadmio, il mercurio e la diossina,  in proporzione addirittura superiore ai tassi riscontrati nella già tristemente famosa  “Terra dei fuochi”  .

E’ arrivato il momento da parte della Regione Campania e delle Autorità sanitarie competenti di realizzare conseguenti interventi concreti e immediati senza perdersi nelle chiacchiere evasive degli annunci.

In particolare le associazioni irpine chiedono fermamente alla Regione Campania di intervenire su 7 punti precisi:

Ecco i 7 punti su cui si chiede di intervenire:

  • trasmettere subito i risultati degli esami tossicologici ai soggetti interessati,
  • avviare uno screening più vasto su tutta l’area.
  • realizzare un indagine epidemiologica
  • fermare immediatamente ogni atto non conforme alla legge,
  • prevenire l’incremento di inquinamento in futuro,
  • limitare e monitorare l’inquinamento presente,
  • sanare e “rammendare” il territorio dall’inquinamento passato

Per prendere visione della missiva inviata al presidente della Regione Campania clicca qui.

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Giovanna Giaquinto

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