La situazione in Russia sta diventando incandescente dopo le ultime mosse di Putin, che ha annunciato di voler attingere ai riservisti per sostenere il conflitto in Ucraina. Nel frattempo è stato chiesto agli insegnanti di decurtarsi lo stipendio e devolverlo a beneficio dei soldati, ma non tutti hanno aderito.
Come documentato dal giornalista free lance Sotiri Dimpinoudis su Twitter si è formata una lunghissima fila di auto di circa 35 chilometri tra la Russia e la Finlandia, che continua a crescere ora dopo ora, l’unico confine terrestre rimasto ancora aperto per i russi con i visti Schengen.
La fuga dalla Madre Russia è iniziata dopo l’annuncio della chiamata alle armi dei riservisti, circa 300.000 uomini che hanno già servito nell’esercito russo, con esperienza di combattimento e con specializzazioni. Non rientrano per il momento i militari di leva, ma non è da escludere che possano essere chiamati ancora loro. Per questo motivo diversi cittadini russi, temendo di essere chiamati alle armi ed essere spediti al fronte, stanno fuggendo.
I voli dalla Russia alla Finlandia sono ormai esauriti, ma nel paese scandivano c’è grande preoccupazione per il continuo afflusso di cittadini russi in fuga. Solo negli ultimi 2 giorni sono stati ben 6.500 i cittadini di nazionalità russa entrati in Finlandia, di cui circa un terzo con visto turistico, secondo quanto riferito dal quotidiano Iltalehti.
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