“Stiamo facendo il massimo con il massimo dell’impegno”, ha detto il pm Stefano Gallo, titolare dell’inchiesta.
La Squadra Mobile e la Procura aquilana puntano a chiarire la dinamica degli eventi e le responsabilità, ascoltando i testimoni ed effettuando esami irripetibili sulla donna indagata, anche lei sentita e apparsa molto provata dalla tragedia.
Secondo quanto si è appreso la donna, mamma di due gemelli che stava andando a riprendere all’asilo, avrebbe parcheggiato la Passat lasciando al suo interno il figlio più grande, di una decina d’anni.
Fin qui la dinamica sembra essere chiara: le indagini e gli esami tecnici mirano in particolare a stabilire se l’auto, ora sotto sequestro, si è messa in movimento per difetti tecnici al sistema di frenaggio o se sia stato causato da un’azione del minore.
La tragedia è avvenuta alla scuola dell’infanzia “Pile – Primo maggio”: sei i bimbi rimasti incastrati tra il motore dell’auto e la cancellata. Uno di loro, Tommaso, è morto nel tragitto tra scuola e ospedale.
Sotto choc il personale scolastico, la proprietaria dell’auto e il figlio più grande, che non riusciva a trattenere le lacrime. Sarebbe stato lui a togliere il freno a mano.
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