E’ stato il medico legale Gian Luca Marella, incaricato dalla procura di Latina, ad eseguire, ieri, l’esame autoptico sul corpo di Nadia Bergamini, la donna, disabile, morta nel suo appartamento lo scorso 14 gennaio. Secondo la polizia si tratta di omicidio, per il quale è accusato il genero, Antonio Zappalà.
Il referto completo sarà pronto tra novanta giorni ma, intanto, iniziano ad emergere le prime verità. Sul corpo della donna, infatti, ci sarebbero segni evidenti di percosse, incompatibili con la versione fornita da Zappalà, per la quale la suocera sarebbe caduta a terra battendo la testa.
L’esame si è svolto nella camera mortuaria dell’ospedale Goretti, lo stesso dove la donna mentre i medici provavano l’impossibile per cercare di salvarla.
Uno degli aspetti che vanno chiariti riguarda il lasso di tempo intercorso tra l’aggressione e la morte della 70enne: solo così si potrà valutare appieno il comportamento del sospettato.
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