Banda del caveau Bnl, maxi sequestro di beni per 3 milioni di euro ad uno dei 4 arrestati

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Nel febbraio 2021 i quattro arresti della cosiddetta Banda del caveau Bnl. Nelle ultime ore è arrivato un importantissimo e significativo sequestro inflitto ad uno dei membri. Il Tribunale di Lecce – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta del Procuratore della Repubblica di Lecce, del Questore di Lecce e del Direttore della DIA (Direzione Investigativa Antimafia), ha emesso un decreto di sequestro di prevenzione patrimoniale dei beni riconducibili a Piero Fiore, 48enne di Veglie, noto pregiudicato salentino, ritenuto socialmente pericoloso sulla base delle risultanze emerse dalle indagini condotte congiuntamente dalla Questura di Lecce e dalla DIA. L’uomo in questione, tra l’altro, era stato condannato, come detto, per l’eclatante furto commesso all’interno del caveau della Banca Nazionale del Lavoro di Lecce, agenzia Bnl, di piazza Sant’Oronzo, nel novembre del 2018. La misura di prevenzione patrimoniale, nei confronti di uno dei membri della banda del caveau, è stata eseguita, nel comune di Veglie, dalla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce e dalla sezione operativa della DIA del capoluogo salentino, nella giornata di oggi. 

Maxi sequestro ad uno dei membri della Banda del Caveau, il video

Le indagini patrimoniali sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale temporale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniale di uno dei quattro condannati facenti parte della banda del caveau e del suo nucleo familiare. Tra i beni sequestrati, dal valore complessivo di circa 3 milioni di euro, ci sono due abitazioni, una rimessa per auto, il complesso immobiliare denominato “Ex Alaska”, tre compendi aziendali con relative quote societarie, un terreno, una Jaguar, un furgone e sette rapporti finanziari. Tra i beni immobiliari sequestrati figurano anche un supermercato, una tabaccheria e un bar. L’attività operativa si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia dell’interesse economico nazionale. Ecco il video dell’operazione che ha portato al maxi sequestro di oggi.

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Carmelo Dimitri

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