Un medico e due infermieri sono stati condannati per la morte di un uomo di 78 anni nel cui intestino è stata dimenticata una pinza durante un intervento chirurgico al Policlinico Bari. Pinza che non è stata vista, né rimossa, nemmeno in un secondo intervento chirurgico. Ricostruisce la vicenda la Repubblica di Bari, secondo cui sono stati condannati per omicidio colposo a un anno (con sospensione della pena) il professore di Gastroenterologia Onofrio Caputi Iambrenghi e due infermieri, che avevano chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Rinviati a giudizio il direttore della Chirurgia generale Leonardo Vincenti e un altro medico.
L’uomo era arrivato in ospedale per rimuovere dei calcoli alla colecisti ma dopo l’intervento era cominciato per lui un vero e proprio calvario. Il primo intervento risale al 15 febbraio 2017, il secondo al 21 febbraio e un terzo al 25, al termine del quale veniva finalmente estratta la pinza. L’8 marzo il 78enne era stato sottoposto a una quarta operazione, poi trasferito in Rianimazione, quindi era entrato in coma e poi deceduto. Nell’inchiesta sono stati coinvolti i medici e gli infermieri che hanno partecipato ai due interventi incriminati.
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