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Basta divieti. Ecco i 4 punti di Confesercenti per cambiare strategia e non arrivare al lockdown

Pubblicato il 19 Ottobre, 2020

Basta divieti. E Confesercenti propone 4 punti per non arrivare al lockdown. «Occorre cambiare, e anche alla svelta, l’approccio del Governo sulla lotta al coronavirus», questo il commento a caldo di Santino Cannamela, presidente Confesercenti Città di Firenze, a poche ore dall’entrata in vigore del nuovo DPCM sulla materia. 

«Basta con la logica dei divieti e la lenta ma purtroppo inarrestabile stretta  sulle attività economiche, secondo una logica che purtroppo abbiamo già visto ad inizio anno e che poi ci ha condotto al lockdown». Ed ecco che èer Confesercenti, «qui occorre fare almeno 4 cose in modo serio e coerente»:

No ulteriori restrizioni per chi rispetta le regole

Le attività che seguono e rispettano i protocolli di sicurezza, concordati a suo tempo con governo e CTS non possono essere oggetti di ulteriori restrizioni; non solo perché economicamente insostenibili, ma soprattutto perché, laddove si rispettano “le regole del gioco” non ci possono essere rischi di contagio.  

Potenziare la prevenzione sul territorio

Potenziare, con grandi investimenti, gli strumenti di prevenzione e di presidio sanitario sul territorio, anche ricorrendo al MES se necessario, superando logiche ideologiche e di contrapposizione politica che, data l’emergenza nazionale, devono essere necessariamente accantonate.

Cambiare la mobilità della città

Rivoluzionare i tempi di accesso alla città, anche prevedendo soluzioni innovative sul fronte trasporto pubblico (magari in sinergia con i privati) e stabilendo nuove  “turnazioni” tra mondo della scuola e quello del lavoro (se non ora quando?)

Contributi per le attività penalizzate

Stabilire una vera forma di ristoro per le attività più penalizzate dai divieti, e, più generale, dal virus, superando totalmente la logica degli aiuti a pioggia e del bonus contingente. Occorrono risorse certe, tempestive, mirate su base territoriale e  tipologia d’impresa.  

Quindi, sottolinea Cannamela, «se si vuole evitare il trend di aumento dei contagi e, compatibilmente evitare un nuovo lockdown o comunque un Natale “a scartamento ridotto” non possiamo più indugiare oltremodo».

Ci giochiamo molto nelle prossime settimane.

«Speriamo davvero prevalga un atteggiamento diverso da chi è chiamato, nell’ “ora più buia” ad assumere decisioni difficili e da ben ponderare» conclude Cannamela.

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