Nel club bavarese, il più titolato della Germania, c’è anche una donna, finalmente una donna, in un mondo nettamente maschile: Kathleen Krüger.
Kathleen Krüger, ex calciatrice, è la team manager della squadra campione d’Europa, il Bayern Monaco, e la donna più potente del calcio tedesco, ma sono in tanti a considerarla «das Mädchen für alles», ovvero la ragazza in grado di risolvere qualsiasi problema.
Kathleen Krüger, nata nel 1985, una donna che ha fatto successo in un mondo nel quale, di regola, comandano gli uomini. Un percorso, quello di Kathleen, iniziato nel 2012, dopo aver detto addio al calcio (il karate l’altra sua passione). Prima giocava con FC Phoenix Schleibheim e per il FFC Wacker Monaco, per arrivare ne 2003 – a soli 18 anni – nelle giovani del Bayern Monaco femminile e approdare subito in prima squadra.
La Krüger indossa la maglia dei bavaresi fino al 2009, totalizzando appena 33 presenze in campionato (un solo gol, il 7 febbraio 2006 nel 6-0 rifilato al FSV Francoforte). Poi l’addio: «Ho lasciato perché, a quel tempo, c’era soltanto un rimborso spese per l’enorme sforzo in campo. Quindi, oltre a giocare, tutte noi abbiamo lavorato o studiato». Lei si laurea in management internazionale e da qui la chiamata del Bayern Monaco, inaspettata. Per Kathleen è un sogno che si realizza. Inizia come assistente del ds dei Bayern Monaco, l’ex centrocampista Christian Nerlinger. Da quel momento la sua carriera non si ferma più. Nel 2012 viene promossa nel ruolo di team manager e, in molti scatti, la si vede festeggiare la Champions del 2013, il primo Triplete del Bayern Monaco.
Pochi mesi fa in un’intervista al sito della Bundesliga ha dichiarato: “Fin dall’inizio ho passato del tempo tra i giocatori. Cerco di vedere le cose dalla loro prospettiva, ma anche dal punto di vista dell’allenatore e del fisioterapista. Una donna che lavora in un ambiente di soli uomini? Abbiamo tutti lo stesso obiettivo: essere professionali nel nostro lavoro e avere successo”. E, per capire quanto sia compatto l’ambiente Bayern, basti pensare che nella chat Whatsapp dei calciatori è stata inserita anche la team manager, unica persona all’esterno della squadra a godere di questo “privilegio”.
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