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Traffico di migranti con jet privati, blitz antimafia. Arresti anche in Puglia

Pubblicato il 14 Settembre, 2022

Dopo i tanti blitz antimafia che si sono succeduti nei mesi scorsi, anche nella nostra Regione, ancora un maxi intervento delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata pugliese. Si chiama “Jetdream” e ha visto diversi arresti nell’ambito di un’inchiesta che ha scoperto un traffico internazionale di uomini che avveniva tramite jet privati. Alle prime luci dell’alba di oggi, infatti, tra Roma e Bruxelles, con il coordinamento delle Agenzie Eurojust ed Europol, la Polizia di Stato ha dato il via a cinque mandati d’arresto, emessi dall’Autorità Giudiziaria del Belgio, nei confronti di un cittadino italiano residente a Roma, di quattro uomini di nazionalità egiziana (tre residenti in Italia ed uno in Belgio), e di una donna di nazionalità tunisina, ma con dimora a Bruxelles, presunti componenti di un’organizzazione criminale internazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in Europa di cittadini stranieri attraverso jet privati. Le attività investigative che hanno portato all’odierno blitz antimafia coordinate, in Italia, dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Bari – e condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, unitamente alla Squadra Mobile ed all’Ufficio di Polizia di Frontiera di Bari – hanno portato alla costituzione di una Squadra Investigativa Comune, composta dalle Forze di Polizia di Italia, Belgio, Germania, Austria e Francia. Decisiva è stata anche la collaborazione fornita dall’agenzia statunitense Homeland Security Investigation – Immigration and Custom Enforcement e dal Diplomatic Security Service americano.

Blitz antimafia Jetdream, il dettaglio

Le indagini, che hanno portato al blitz antimafia odierno, sono partiti dall’arrivo, in alcuni scali europei, di jet privati con a bordo cittadini stranieri di nazionalità prevalentemente kurda o irachena che, utilizzando dei falsi documenti diplomatici dello stato di “Saint Kitts & Nevis”, erano riusciti ad imbarcarsi dalla Turchia su voli privati diretti verso il predetto Paese caraibico, con scalo intermedio in Europa. Una volta raggiunto lo scalo, i passeggeri hanno dichiarato la loro reale nazionalità alle Autorità di Polizia del luogo, richiedendo asilo politico. Secondo l’impostazione accusatoria, accolta dalle Autorità Giudiziarie del Belgio, il prezzo richiesto dall’organizzazione per il trasferimento clandestino dei migranti in Europa sarebbe stato pari a circa 10.000 euro a persona. In particolare, in base a quanto accertato, tra ottobre e dicembre del 2020, si sarebbero verificati almeno cinque episodi, secondo il medesimo modus operandi, in cinque diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, presso lo scalo aeroportuale di Bari, nel mese di novembre del 2020. Nel corso dell’operazione che ha portato al blitz antimafia, con il supporto del Servizio Polizia Scientifica di Roma, le Squadre Mobili di Bari e Roma e l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Bari, hanno effettuato, inoltre, numerose perquisizioni fisiche ed informatiche – disposte dall’Autorità Giudiziaria italiana – nonché il sequestro di alcuni conti correnti bancari riconducibili alle persone sottoposte ad indagini. La Police Fédérale del Belgio ha proceduto anche al sequestro di due aeromobili riconducibili alle persone sottoposte ad indagini. Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 426.000 euro. I gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico degli indagati saranno sottoposti al vaglio delle Autorità Giudiziarie competenti. Il blitz antimafia non è del tutto ultimato perché proseguono le ricerche di altri due presunti membri dell’associazione, di nazionalità straniera, che allo stato risultano irreperibili in Belgio e sul Territorio Nazionale.

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