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Il blackout dell’informazione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La denuncia del garante

Pubblicato il 30 Giugno, 2021

In tanti, a proposito della vicenda del carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta che, in questi giorni sta affollando le prime pagine dei quotidiani: le rivolte dei detenuti e la violenza imputata ad alcuni membri della polizia penitenziaria nei confronti dei detenuti che più di un anno fa si erano scatenati in seguito alla scoperta della positività di un detenuto.

In tanti, dicevo si stanno schierando dalla parte della polizia penitenziaria partendo dal presupposto che se i detenuto sono in carcere, sicuramente “qualcosa di male hanno fatto”.

Eppure la realtà è ben di versa, perchè tante sono le sfaccettature che stanno emergendo in questa vicenda e, soprattutto tutti, ma proprio tutti, detenuti inclusi hanno dei diritti che, per nessuna ragione al mondo vanno violati.

Ed ecco che arriva anche la denuncia della Garante dei detenuti della provincia di Caserta, Emanuela Belcuore: “mi è stato riferito di un blackout elettrico, all’interno dell’istituto penitenziario “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere. Quindi non avrebbero potuto guardare la televisione, e non sarebbero stati distribuiti i quotidiani regolarmente pagati”.

La Garante dei detenuti riferisce notizie che, le sono state comunicate da varie segnalazioni arrivate dai familiari dei detenuti del Carcere Uccella e che se confermate rappresenterebbero una grave violazione in relazione a quello che può essere definito un vero e proprio “blackout dell’informazione” e soprattutto una vera e propria violazione del diritto all’informazione.

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