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Caso Pogliese, la “sentenza della Corte Cotituzionale ripristina la sospensione”

Arriva oggi (2 dicembre) il deposito della sentenza della Corte Costituzionale che analizzava casi simili a quello del sindaco di Catania Salvo Pogliese.

Pubblicato il 2 Dicembre, 2021

Arriva oggi (2 dicembre) il deposito della sentenza della Corte Costituzionale che analizzava casi simili a quello del sindaco di Catania Salvo Pogliese.

Sulla questione abbiamo sentito l’avvocato Enzo Guarnera, che si riserva di leggere la sentenza ma da un primo esame ritiene che: “Oggi la Corte Costituzionale ha depositato diverse sentenze che riguardano casi analoghi a quello del sindaco di Catania. La sentenza, sostanzialmente rigetta le eccezioni di incostituzionalità sollevate dalla difesa di Pogliese e accolte in parte dal Tribunale civile di Catania che, rimise la decisione, però, alla Corte Costituzionale. Con il pronunciamento di oggi, la Corte costituzionale rigetta le eccezioni di incostituzionalità e quindi, di fatto, ripristina il provvedimento di sospensione adottato a suo tempo dal Prefetto di Catania. Adesso si tratta di attivare le procedure formali per la notifica della sentenza”.

In merito alla sentenza della Corte Costituzionale depositata oggi, inerente la non fondatezza delle eccezioni di costituzionalità sollevate dal Tribunale di Catania il 5 dicembre dello scorso anno relativamente alla sospensione dall’incarico elettivo, il sindaco Salvo Pogliese ha diffuso la seguente nota: “Apprendo e accolgo con serenità il pronunciamento della Corte Costituzionale che, di fatto, legittima quella parte della legge “Severino” che il Tribunale di Catania aveva chiesto di esaminare. 

Anche stavolta per la sua concreta applicazione mi rimetto rispettosamente al giudizio della magistratura ordinaria, visto che fu proprio il Tribunale etneo, esattamente un anno addietro, a reintegrarmi nelle mie funzioni dopo la temporanea sospensione. Continuerò nel frattempo a lavorare svolgendo il ruolo di Sindaco per Catania e nell’interesse dei suoi Cittadini, incarico che con largo consenso sono stato chiamato a ricoprire.  Ritengo, tuttavia, doveroso evidenziare che sulla legge Severino pende già un referendum abrogativo, ritenuto ammissibile dalla Corte di Cassazione, e diversi disegni di legge di modifica sono stati presentati in Parlamento. 

Da ultimo quello del Pd, partito a cui fa riferimento il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che di recente è stato colpito da analogo sproporzionato provvedimento di sospensione, anch’egli a fronte di una sentenza di primo grado. 

Sono certo, nel merito, che la mia condotta limpida e trasparente verrà accertata in ogni sede giudiziaria; ho fatto, lo ribadisco, una scelta d’amore verso la mia Città. 

Per questa ragione non sarà una legge profondamente ingiusta, come la ritengono illustri costituzionalisti ed esponenti di ogni parte politica, a farmi arretrare di un millimetro. 

Fino a quando sarò chiamato a farlo, rispetterò il mandato che mi è stato affidato dai Catanesi, con lo scrupolo e la coscienza di chi considera Catania la propria vita, la propria famiglia e, da Sindaco, la propria missione”.

L’avv. Enzo Guarnera

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