È partito questa mattina, nonostante i divieti della Prefettura di passare sotto il Tribunale, alle nove da piazza Roma a Catania il corteo organizzato per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e di genere.
Studenti e studentesse di scuole e università, Non Una Di Meno e il Consultorio Mi Cuerpo Es Mio hanno sfilato sino al Santo Bambino, occupandolo simbolicamente per denunciare la chiusura dell’unico pronto soccorso ostetrico e ginecologico.
“È assurdo per noi che, martedì mattina, la ministra degli Interni Lamorgese sia venuta a Catania per parlare di violenza sulle donne, ma nella stessa città pochi giorni dopo venga vietato alle donne di manifestare vicino tribunale, prefettura e Comune“ dichiara Mara, una giovane studentessa.
“Abbiamo fatto questa occupazione simbolica del Santo Bambino perché è da anni che le donne di questa città chiedono che venga riaperto il pronto soccorso dedicato alle donne, ma come al solito restiamo inascoltate“ continua Virginia, universitaria di Scienze della Formazione.
Tantissimi i racconti di violenze viste e subite da parte di donne di ogni età, alternati a cori e musica. La manifestazione ha rilanciato a prossimi appuntamenti, ricordando che la violenza sulle donne e patriarcale, va combattuta tutti i giorni, a casa, a scuola a lavoro e ovunque.
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