Leggiamo sui giornali le parole del Presidente della Regione Toscana Giani in riferimento alle acciaierie di Piombino, rimaniamo senza parole, “l’acciaieria può ripartire subito, Piombino non ha i problemi di Taranto”, ma ci rendiamo conto di queste parole? Ma il presidente della regione sa che gli impianti sono stati spenti nel 2014 dal suo partito, il PD? Forse non lo ricorda più. La situazione di Piombino e molto ma molto peggio che a Taranto, le nostre acciaierie sono morte e spente, e per far ripartire la vera produzione ci vogliono gli investimenti per ricostruire e bonificare tutto il sito sin.
Come USB non capiamo a quale gioco gioca la Regione Toscana, perché esprimere che in Piombino la situazione e migliorare che a Taranto non è veramente credibile, ma è assurdo dirlo. L’acciaio non può più essere prodotto senza una acciaierie funzionante, quindi finché non ci saranno investimenti e un piano credibile l’acciaieria di Piombino sarà morta. Giani sa benissimo che il tempo stà per finire, è urgente un piano industriale nazionale, ormai Jindal non crede più al progetto Piombino, i fatti lo dimostrano. Non si possono prendere in giro i lavoratori e tutta la cittadinanza di Piombino. USB PIOMBINO LAVORO PRIVATO
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