L’articolo è stato pubblicato da un team scientifico composto da studiosi di Cina e Singapore, che hanno effettuato la pubblicazione sul New England Journal of Medicine, rivelando quale sia l’agente patogeno di contagio e quali siano i sintomi correlati.
Il virus è ancora in fase di studio, perché si tratta di una nuova zoonosi per la quale non sono ancora state individuate le cure.
Inoltre, si tratta di una scoperta talmente recente che ancora dev’essere dimostrata una eventuale capacità di trasmissione da uomo a uomo.
I casi individuati sono tenuti sotto stretta sorveglianza, anche perché gli henipavirus, famiglia alla quale appartiene il Langya virus, sono stati classificati dall’Oms come virus di livello 4 di biosicurezza.
Impossibile, almeno per il momento, stabilire un processo di cura protocollabile in caso di infezione, il che rende il contagio piuttosto pericoloso, così come avveniva inizialmente con il Covid.
L’unica terapia è la gestione delle complicanze in questo momento, anche perché non esiste, ovviamente, un vaccino che possa prevenire il contagio o smorzarne gli effetti.
Il genere henipavirus è una delle zoonosi emergenti nella regione del Pacifico asiatico.
Sono stati osservati altri virus di questa famiglia, così come Hendra (HeV) e Nipah (NiV), che possono infettare gli essere umani e che trovano nei pipistrelli il loro ospite naturale.
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