Comibleo sui cassonetti di Ibla: “Così non va. La città antica rischia di trasformarsi in un vero e proprio letamaio”

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“Numerosi cassonetti della raccolta differenziata dei rifiuti, assegnati agli esercizi pubblici di Ibla, sono stati spostati e dislocati in siti, lontani dalle attività che li producono e, adesso, risultano utilizzati da chiunque. Ciò provoca inconvenienti igienici, esalazioni maleodoranti, nocumento e disturbo della quiete pubblica, proliferazione di insetti e roditori aggravati dall’assoluta mancanza di lavaggio e sanificazione”. E’ il contenuto di una nota che Comibleo ha consegnato al sindaco e al presidente del Consiglio comunale mercoledì scorso. La stessa nota sarà trasmessa all’Asp.

“Gli esempi più eclatanti – sottolineano i componenti del comitato – sono i cassonetti concentrati sotto le finestre dell’asilo G.B. Marini di corso 25 Aprile, angolo via Montereo, e quelli posti in via San Domenico sottostanti i balconi dell’istituto scolastico Giovanni Pascoli che, dopo la chiusura delle attività, sono anche trainati lungo la scalinata della via S. Domenico e successivamente riportati con grande frastuono al posto assegnato, oltre a tanti altri concentrati in vari punti. Riteniamo che il singolare sistema adottato dal Comune sia in contrasto con le norme: igienico sanitarie che regolano l’attività degli esercizi pubblici, D.P. 327/80, regolamento CE 852/2004, ordinanza Ministero della Salute del 3/4/2002, circolare dell’Assessorato regionale alla Sanità. 7/1/1997, N.907 e al Regolamento Comunale d’Igiene; ambientali che regolano l’attività di conferimento dei rifiuti porta a porta, decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Codice dell’Ambiente, decreto legislativo 3/12/2010, n.205 di modifica del Codice dell’Ambiente, ordinanza del Comune di Ragusa n. 275 del 06/02/2012 sulla raccolta differenziata e Deliberazione del Comune di Ragusa n. 386 del 19/7/2016 – Regolamento per la raccolta differenziata; del Codice della Strada con marciapiedi ostruiti e interdetti al transito dei pedoni e dei diversamente abili”.

“Tutto ciò – afferma ancora Comibleo – crea evidente disparità di trattamento tra utenze domestiche e non domestiche, in contrasto con le norme sul conferimento dei rifiuti, che i cittadini sono tenuti a rispettare nonostante gli angusti spazi disponibili nelle numerosissime modeste abitazioni, e utenze non domestiche libere di utilizzare a tutte le ore del giorno e della notte i contenitori dei rifiuti a loro assegnati che, essendo posti lontano dalle loro attività, creano i prevedibili inconvenienti prima citati ai residenti e persino disappunto dei turisti che non riescono a comprenderne le ragioni. Inoltre, i proprietari di molte strutture ricettive non dotati di cassonetti per il conferimento dei rifiuti, alla fine della locazione depositano i sacchi neri pieni di rifiuti sopra i bidoni dei ristoratori e nell’area circostante, come pure gli studenti universitari che solitamente ritornano a fine settimana nelle loro residenze e non sanno come disfarsi dei rifiuti prodotti. Pertanto, al fine di rimuovere l’illegittima disparità di trattamento tra utenze domestiche e non domestiche chiediamo di disporre: la vigilanza sul rispetto delle norme che regolano l’attività di produzione e detenzione dei rifiuti degli esercizi pubblici da parte dell’Asp a cui è demandato tale compito a tutela dell’igiene degli alimenti, atteso che i cassonetti oltre a non essere conformi alle norme sanitarie per la mancanza di comando non manuale di apertura, non vengono periodicamente sanificati con conseguente pregiudizio per la salute pubblica causate dalle esalazioni nauseanti, proliferazione di insetti e roditori; l’immediata rimozione dei cassonetti della raccolta differenziata degli esercizi pubblici posti lontano dalle attività di assegnazione allocandoli, al pari dei comuni cittadini, dinanzi agli esercizi di produzione nel rispetto delle norme che  regolano la raccolta differenziata porta a porta che, oltre a consentire un più efficace controllo, porrebbe fine all’improprio utilizzo degli stessi da parte di soggetti estranei alle attività; la periodica pulizia, lavaggio e sanificazione dei sudici e maleodoranti contenitori del suolo pubblico circostante particolarmente insudiciato e dei mezzi utilizzati per la raccolta differenziata che dovrebbero presentarsi sanificati ed idonei dal punto di vista igienico-sanitario all’inizio di ogni giornata; la verifica della conformità dell’allocazione dei contenitori dei rifiuti alle norme del Codice della Strada al fine di garantire in sicurezza il passaggio di pedoni e diversamente abili. Inoltre, si ribadisce la necessità di risolvere il problema del conferimento dei rifiuti sollevato dai cittadini in caso di improvvise partenze non programmabili e degli studenti universitari fuori sede, e della verifica della regolarità amministrativa di tutte le strutture ricettive”.

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Angela La Terra

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