COMITATO VILLAMARINA: L’OSPEDALE È UN BENE PREZIOSO PER TUTTI

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A due giorni dalla manifestazione davanti al palazzo della Regione Toscana vogliamo fare il punto con tutti i manifestanti, sostenitori e media su quanto accaduto a Firenze.

Vedere un assessore regionale che si nega, un Presidente che ci evita, e il consigliere regionale più votato della zona che neanche scende per fare i saluti istituzionali ai membri del comitato e al Sindaco della città, inevitabilmente ci ha fatto molto pensare e riflettere sulla situazione.

Perché, e insistiamo nell’evidenziarlo, un ospedale che funziona è un bene prezioso per tutti, e questo a prescindere da qualsiasi altra cosa.

Le richieste che avremmo fatto ai politici regionali sono sempre le stesse, quelle che facciamo da oltre quattro mesi di presidio ininterrotto: il ritorno del punto nascita all’ospedale di Piombino e che l’ASL torni ad investire su Villamarina, riportando presso il nosocomio il personale medico tolto e sostituendo quello che sta andando in pensione. In poche parole chiediamo il ritorno della sanità pubblica territoriale in Val di Cornia.

Mercoledì 9 giugno era il 133esimo giorno di protesta, e ci siamo trasferiti numerosi a Firenze con la speranza, purtroppo vana, di incontrare l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini che fino ad oggi non ha mai preso posizione pubblica sul futuro del nostro ospedale.

Unica nota positiva il primo cittadino di Piombino è riuscito almeno a farsi ricevere dal presidente della Commissione sanità in quota Pd Enrico Sostegni. Ci auguriamo che il consigliere faccia capire alla giunta regionale quanto è importante affrontare il tema degli ospedali di periferia. 

A questo punto, vista la situazione, i manifestanti hanno deciso di sospendere momentaneamente il presidio di protesta presso l’ospedale in attesa delle prossime mosse dell’assessore Bezzini, che dicendoci al telefono che “conosce bene le criticità di Piombino” dovrà a questo punto presentare quanto prima il cronoprogramma delle opere di rilancio del nosocomio piombinese e incontrare ufficialmente i membri del Comitato in difesa di Villamarina.

Una apertura al dialogo da parte nostra che i rappresentanti della Regione Toscana non facciano però l’errore di valutare come “atto di debolezza” di noi manifestanti, perché se nell’arco di un tempo congruo non arriveranno segnali positivi per l’ospedale di Piombino da parte della Regione Toscana, e per l’ennesima volta vedremo tradite la fiducia e le legittime aspettative a livello sanitario di un territorio dove vivono 60 mila abitanti, questi ci troveranno ancora più forti e motivati per difenderle».

COMITATO DIFESA OSPEDALE VILLAMARINA


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Barbara Noferi

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