L’allarme di Confcommercio: furti e rapine in aumento nella provincia di Caserta

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Confcommercio Caserta esprime preoccupazione per l’incremento dei casi di microcriminalità ai danni delle attività commerciali che si sta registrando nelle ultime settimane nel capoluogo e in tutto il territorio provinciale.

Ladri in azione

Gioiellerie, negozi di abbigliamento, botteghe artigiane e non solo, presi di mira dai ladri, in qualche caso anche da teppisti.

Un fenomeno, quello dei furti e delle rapine, previsto e prevedibile considerato il momento di emergenza economica e la conseguente crisi che sta mordendo tanti settori produttivi.

Appello alle forze dell’ordine

“Ci appelliamo alle forze dell’ordine – fa sapere il presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Lucio Sindaco – affinché possano potenziare i controlli, presidiare il territorio con maggiore attenzione, garantire una presenza costante delle pattuglie soprattutto nelle ore notturne”.

Protocollo d’intesa con la Prefettura

“Come associazione di categoria avevamo già da tempo alzato le antenne perché consapevoli dei rischi connessi alla pandemia. E’ per questo che già sette mesi fa – spiega Sindaco – avevamo sottoscritto un protocollo di intesa con la Prefettura per l’implementazione di impianti di allarme e videosorveglianza che fossero collegati direttamente con la centrale operativa. Dispiace che lo Stato non abbia creato opportunità per sovvenzionare questi strumenti e speriamo che Regione, Comuni e Camera di Commercio si attivino attraverso l’emanazione di bandi e l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per sostenere concretamente gli imprenditori nell’installazione di questi sistemi che rappresentano un importante deterrente contro la microcriminalità”.

Sportello vittime usura

“Al riguardo vorrei ricordare anche lo sportello dedicato alle vittime di usura ed estorsione, operativo ventiquattro ore su ventiquattro e realizzato proprio in collaborazione con l’Ufficio territoriale di Governo, al quale è possibile rivolgersi chiamando il numero verde 800942250”.

Infine un appello alla politica a rivedere gli orari del coprifuoco anche in considerazione del calo dei contagi e dell’aumento del numero di vaccinati.

Abolizione coprifuoco

“Auspichiamo – ha concluso il presidente Sindaco – che vengano abolite al più presto le limitazioni legate all’orario che in questa fase appaiono assolutamente inutili oltre che dannose. Non solo per le attività commerciali ma anche per i cittadini e la loro tutela. La città, dopo le 22, appare infatti deserta e abbandonata a se stessa. L’abolizione del coprifuoco o almeno lo slittamento a mezzanotte potrebbero contribuire a migliorare la situazione. Anche sul piano della sicurezza”.

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Giovanna Giaquinto

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