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Consiglio comunale, approvato esame rendiconto esercizio finanziario 2020

La seduta di ieri del consiglio comunale a Catania ha visto anche l’intervento del vicesindaco Roberto Bonaccorsi, che ha sottolineato il lavoro dell’amministrazione comunale per scongiurare il dissesto dell’ente.

Pubblicato il 3 Marzo, 2022

La seduta del Consiglio comunale di Catania di ieri sera, che ha avuto come argomento principale l’esame del rendiconto dell’esercizio finanziario del 2020, ha visto in primis gli interventi dei consiglieri Santo Russo, Santi Bosco e Manfredi Zammataro.

Il primo, nominato capogruppo di Fratelli d’Italia all’interno del consiglio comunale, ha sottolineato come il suo partito abbia lavorato per il bene della città soprattutto per i recenti tempi di pandemia. Il secondo ha fatto gli auguri al nuovo capogruppo di Fratelli d’Italia e ha espresso un proprio pensiero sulla guerra tra Russia e Ucraina, precisando quanto sia importante il sostegno per quest’ultima. Il terzo invece ha parlato della modifica del regolamento riguardante il suolo pubblico, focalizzando la sua attenzione sul settore della ristorazione messo in ginocchio dalla pandemia. La regolarità contributiva degli ultimi cinque anni mette a rischio questo settore e ci vuole, secondo Zammataro, una proroga per un altro anno e si deve far lievitare il costo delle bollette elettriche.

Per la votazione dell’ordine del giorno della Decima Commissione, dopo la lettura di Zammataro, ci sono stati 25 favorevoli e due 2 astenuti, mentre il regolamento è stato approvato con 23 favorevoli e 2 astenuti. In seguito è avvenuto l’insediamento del nuovo vicepresidente Salvatore Giuffrida, che ha passato la parola al consigliere Graziano Bonaccorsi. Quest’ultimo ha parlato della mancata pubblicazione di 193 provvedimenti dirigenziali dell’assessorato all’Ecologia e delle interrogazioni riguardanti le spettanze dei dipendenti.

Così la parola è passata al vicesindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, che ha sottolineato come ci si avvii al recupero dei obiettivi sospesi dalla dichiarazione dissesto economico dell’ente, che secondo Bonaccorsi è stato archiviato anche grazie al lavoro dell’amministrazione comunale. L’ente non ha riscosso finora i tributi e la comparazione degli atti è la procedura più adatta perché suggellano ciò che si è fatto e ciò che non si è fatto. La frase Semu nde mani di nuddu, pronunciata ai tempi del dissesto e rivolta a Bonaccorsi, è stata anch’essa ricordata dal vicesindaco, che ha precisato come nella precedente consiliatura comunale in tre volte il piano di riequilibrio del bilancio non sia stato approvato. L’intervento si è concluso con i ringraziamenti e al sindaco sospeso Salvo Pogliese.

Il dibattito dei consiglieri su quanto detto dal vicesindaco ha visto toni piuttosto alti e ha avuto come argomenti il processo di razionalizzazione delle partecipate, con riferimenti alla fusione dell’Amt con la Sostare, l’occasione sfumata per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e le pecche dell’amministrazione comunale attuale, riguardo alle tantissime strade al buio e alla presenza copiosa di immondizia. Il vicesindaco Bonaccorsi ha replicato dicendo che l’attuale personale a disposizione del Comune è piuttosto esiguo e che per farlo serve avere i conti a posto. Infine dopo la votazione l’esame del rendiconto dell’esercizio finanziario del 2020 è stato approvato con 20 presenti, 18 favorevoli e soltanto 2 astenuti.

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