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enciclica papa Francesco

Contro l’antisemitismo: quella visita a sorpresa del Papa attento al Sociale alla sopravvissuta dalla Shoah (occhio al contesto)

Pubblicato il 21 Febbraio, 2021

Antisemitismo, ancora oggi. “Sono venuto qui da lei per ringraziarla per la sua testimonianza e per rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista. E con sincerità le ripeto le parole che ho pronunciato dal cuore allo Yad Vashem e che ripeto davanti a ogni persona che come lei ha sofferto tanto a causa di questo: ‘Perdono, Signore, a nome dell’umanità!'” Ieri pomeriggio, alle ore 16, Papa Francesco ha fatto visita alla poetessa Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah, nella sua casa a Roma, congedandosi con queste parole. Lo rende noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Ogni azione deve essere considerata nel quadro del suo contesto. Ecco i fatti che si sono verificati negli ultimi tempi: dire incresciosi è dire poco, si tratta di un torbido riflesso dello sterminio. La domanda è: questa azione del Papa è da collegare alla situazione presente?

Antisemitismo ancora oggi: il caso Marek Halter

Lo scrittore ebreo Marek Halter è stato aggredito nella sua casa di Parigi la notte fra il 12 e il 13 febbraio da due uomini con il passamontagna, che non hanno rubato nulla ma lo hanno picchiato e gli hanno intimato di non gridare. Questi è stato preso a calci un paio di volte e lasciato con dei lividi e alcune ferite. Lo ha raccontato lui stesso a Le Figaro, precisando che i due uomini “non hanno rubato nulla”, lasciando anche sul tavolo la sua carta di credito “per mostrare che non era quella che li interessava”. E ancora: “Volevano spaventarmi, avvertirmi”, ha detto lo scrittore, che ha presentato una denuncia alla polizia. 

Antisemitismo ancora oggi: non c’è pace per Liliana Segre

L’antisemitismo non ha giustificazioni: è una realtà contro la quale bisogna agire, appunto, utilizzando tutti gli strumenti legali a disposizione. Più tardi, in Italia la Polizia postale, coordinata dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili (19 febbraio), ha incominciato a indagare, con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale, per identificare gli autori delle minacce e degli insulti indirizzati via social, ancora una volta, alla senatrice a vita Liliana Segre, dopo che la stessa si è vaccinata al Fatebenefratelli di Milano. (fonte: Ansa, Agi)

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