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cosa visitare a Lecce

cosa visitare a Lecce

Cosa visitare a Lecce, guida veloce per orientarsi al meglio

Pubblicato il 7 Luglio, 2020

La culla del Barocco è ormai una delle mete preferite da milioni di turisti italiani e non. Ecco una piccola guida su cosa visitare a Lecce.Sarà un’estate diversa, forse non da record come le precedenti che avevano visto numeri sempre crescenti per il Salento e per il suo capoluogo, quella Lecce che è ormai diventata l’attrattiva principale per molti turisti e visitatori che arrivano da ogni parte del Mondo. I numeri comunque cominciano a crescere e, anche se fortemente condizionati dall’emergenza Covid19, si prevedono importanti anche per quest’estate 2020, strana e particolare. Negli ultimi anni sono stati sempre più frequenti, infatti, i cittadini europei, ma anche extracomunitari, che scelgono il capoluogo salentino come meta preferita per le loro vacanze, o soprattutto se parliamo della bella stagione, come tappa intermedia tra una marina e l’altra. Americani, tedeschi, austriaci, ormai il turismo leccese è diventato sempre più internazionale e si moltiplicano anno dopo anno le visite organizzate che portano i gruppi di turisti a visitare le bellezze di Lecce con una guida apposita pronta a descrivere loro bellezze e segreti della nostra cittadina. Poi, per cosa visitare a Lecce c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Cosa visitare a Lecce, i posti più significativi

Porta Rudiae

Il turista che si imbatte per la prima volta nella culla del Barocco e deve decidere sul cosa visitare a Lecce può ritenersi fortunato per una ragione molto semplice. Rispetto ad altre città, a volte più grandi, altre volte semplicemente distribuite in maniera più articolata, il visitatore non ha bisogno di camminare e stancarsi più di tanto per apprezzare le bellezze del capoluogo salentino perché sono distribuite tutto intorno al centro storico. Ci sono due grandi particolarità che portano Lecce ad essere riconosciuta in tutto il Mondo e che facilitano la scelta su cosa visitare a Lecce: le sue porte e, come tutti i centri in cui il barocco la fa da padrone, le sue chiese. Non si può pensare di visitare una città tanto bella quanto antica come Lecce senza cercarne le sue porte d’accesso. Il centro antico, infatti, era racchiuso entro quattro porte, ora diventate tre. Porta di San Martino, andata distrutta intorno all’800 e che si trovava al termine della strada che collegava Lecce alla marina di San Cataldo, Porta Napoli, Porta Rudiae, Porta San Biagio. Le ultime tre sono tuttora visibili nel loro eterno splendore grazie a recenti ristrutturazioni. La loro funzione è quella di proteggere il centro storico che è il cuore della città. La parte più affascinante della “Firenze del Sud” è distribuita tutta nel suo centro storico. Ed è proprio superando queste porte che il turista si può imbattere nelle meraviglie di Lecce. La Basilica di Santa Croce, ad esempio, situata tra Porta Napoli e Porta Rudiae, è una tra le chiese più rilevanti e ammirate di Lecce, per molti il vero e proprio fiore all’occhiello della città. Al netto delle sue frequenti ristrutturazioni, infatti, è davvero il simbolo più significativo del Barocco leccese. Come in un sogno essa appare all’improvviso. Arresta il tempo che ti corre dietro e ti abbaglia con la sua bianca luce. I pregiati intagli, le navate, le donano raffinatezza, eleganza e bellezza. Figure umane, animali e piante la animano in un’eterna parata. Un tripudio di forme e di ricami unici ed irripetibili assolutamente da non saltare quando si sceglie cosa visitare a Lecce.

Cosa visitare a Lecce, privilegi e bellezze senza tempo

Duomo di Lecce

Nemmeno il tempo di riprendersi dall’immensità di Santa Croce e, qualche passo più avanti, ecco una tappa fondamentale da segnare in rosso sul cosa visitare a Lecce, un posto in cui si resta sbigottiti per la sua bellezza eterna: Piazza Sant’Oronzo ed il suo Anfiteatro Romano. La Piazza più importante di Lecce è intitolata, dal 1656, al Santo Protettore della città che, secondo gli abitanti di Lecce, risparmiò la città dall’epidemia della peste che si era abbattuta sul Regno di Napoli. Proprio per questa ragione la Piazza presenta nel suo centro visivo una statua eretta proprio in onore di S. Oronzo. In corrispondenza della Piazza, ecco spuntare un’altra meraviglia. Si tratta dell’Anfiteatro Romano, ritrovato tra il 1904 ed il 1938. Quello che si può ammirare dell’Anfiteatro è soltanto la metà perché l’altra parte non è stata portata alla luce in quanto, su di essa, sorgono alcuni edifici secolari che fanno parte dello scenario di Sant’Oronzo. La particolarità dell’anfiteatro è data dal fatto che si trova sotto il livello stradale ed è stata costruita con dei pilastri di tufo, sormontata da un’architettura in arcate ed era composto da due insiemi di gradinate. La parte più suggestiva è l’arena ed un parapetto separa le gradinate dall’arena. Il nostro viaggio non può terminare senza tener conto della maestosità del Duomo di Lecce, altro posto da segnare assolutamente sulla cartina del cosa visitare a Lecce. Tra Piazza Sant’Oronzo e Porta Rudiae, infatti, capita di restare nuovamente estasiati dalla vista di una serie di monumenti che si affacciano tutti intorno alla stessa Piazza. Piazza Duomo, appunto, è il fulcro della vita religiosa della città ed è composta dalla Cattedrale del Duomo, i Palazzi del Vescovado e del Seminario, il Campanile. Il Fronte del Duomo si trova in una posizione laterale rispetto all’unico ingresso della Piazza ed è per questa ragione che è stato sviluppato artisticamente il lato sinistro dell’edificio, posto di fronte all’unica entrata del sagrato, trasformandolo nella veduta principale che accoglie i turisti. Lecce è questa, ma non solo. In questo incantevole percorso, infatti, capita di imbattersi tra le varie chiese e rimanerne piacevolmente colpiti. Andare in giro, cercare un ristorante dove consumare un ottimo pranzo o aperitivo, altro punto di forza della città, e che influenzerà la scelta sul cosa visitare a Lecce, è la sua cucina con i vari piatti tipici e vini nostrani, e lasciarsi abbandonare da un viaggio visivo ai limiti della realtà. Il tutto condito dalla gente, sempre disponibile, sempre cordiale e dalla musica, quella tipica del Salento, quella che, nel bel mezzo del centro storico, viene suonata dai tanti artisti di strada che renderanno ancora più piacevole la vostra visita.

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