Covid-19: l’Università di Brescia fa tre volte centro

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In prima linea nella ricerca per contrastare il Covid-19. Tra gli 11 contributi deliberati nell’ambito del bando congiunto di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Fondazione Umberto Veronesi – “Misura a sostegno dello sviluppo di collaborazioni per l’identificazione di terapie e sistemi di diagnostica, protezione e analisi per contrastare l’emergenza Coronavirus e altre emergenze virali del futuro” – figurano anche tre progetti di ricerca nei quali è coinvolta l’Università degli Studi di Brescia. Su un finanziamento complessivo di oltre 615 mila euro, 181 mila euro sono stati destinati all’ateneo bresciano.

I tre progetti in sintesi

Nello specifico gli ambiti d’intervento dei tre progetti riguardano rispettivamente uno studio di virologia, che ha l’obiettivo di sviluppare il primo test sierologico quantitativo per il dosaggio di tutte le classi di anticorpi anti-SARS-Cov2, uno studio sulla popolazione fragile, con l’obiettivo di  sviluppare un indice di fragilità clinica in grado di prevedere esiti clinici negativi in pazienti ospedalizzati per Covid-19, utile per differenziare i pazienti al momento del ricovero sulla base dei diversi profili di rischio e di conseguenza per “personalizzare” il livello di assistenza e l’allocazione delle risorse sanitarie e ultimo ma non ultimo uno studio sullo sviluppo della diagnostica. 

Il Progetto sullo sviluppo della diagnostica

In particolare quest’ultimo studio, che vede come responsabile scientifico il professor Fabrizio Torricelli, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, mira a proporre un sistema diagnostico per analisi sierologica immunologica, costituito da un sistema di componenti hardware e software integrati con un approccio modulare. Una soluzione ideale per lo screening affidabile, rapido e a basso costo di un’ampia popolazione di soggetti sintomatici e asintomatici al Covid-19, applicabile anche per emergenze virali future.

BIOSCREEN: la partnership Brescia – Bari

La forza dello studio è quella di fornire un supporto tecnologico affidabile e sicuro per migliorare la gestione sanitaria sociale ed economica da un lato e a favorire una rapida ripartenza e contrastare il ritorno del contagio dall’altro. Il progetto, denominato BIOSCREEN, si basa sulla tecnologia “Single-Molecule-Transistor” sviluppata e brevettata da Università degli Studi di Brescia e Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.

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Simone De Clementi

Simone De Clementi è nato a Varese il 13 febbraio 1969. Laureato in Filosofia della scienza presso l’università degli Studi di Milano, è specializzato in Bioetica e in Comunicazione scientifica. Ha collaborato per anni con l’Agenzia Zadig, scrivendo su Tempo Medico, Occhio Clinico, gli Ospedali della Vita, Corriere Salute, la Macchina del Tempo, Sorrisi e salute e su vari siti di informazione. Esperto del settore socio sanitario e di comunicazione, in tutti i suoi aspetti, vive oggi a Desenzano del Garda.

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