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Covid in Puglia, galoppano i contagi. Casi quasi raddoppiati in un giorno

Pubblicato il 30 Dicembre, 2021

Continua a peggiorare la situazione legata al Covid in Puglia. Dopo il record di contagi fatti registrare ieri, ancora un boom nella giornata di oggi, testimoniato dai dati espressi dal bollettino epidemiologico regionale odierno. I nuovi casi positivi passano dai 2885 di ieri ai 4200 casi di oggi su 93.009 tamponi eseguiti. I numeri Covid in Puglia sono in costante risalita in tutte le province pugliesi tra le quali spiccano per incidenza Bari e Lecce. Questa la suddivisione dei positivi di oggi provincia per provincia: 1.251 nel barese; 534 nella Bat; 514 nel brindisino; 469 in provincia di Foggia; 1.003 nel leccese; 311 tra Taranto e provincia. I contagi tra i residenti fuori regione sono 103, mentre sono 15 quelli con provincia in definizione. Nella giornata di oggi si sono registrati sei decessi. Attualmente in tutta la Regione sono 19.740 le persone positive, 241 quelle ricoverate in area non critica e 30 i pazienti in terapia intensiva.

Covid in Puglia, la folle corsa al tampone e l’avviso di Asl Lecce

emergenza coronavirus
emergenza coronavirus

La situazione Covid in Puglia preoccupa soprattutto perché il tracciamento dei positivi è completamente saltato. Continua invece ad impazzare ed imperversare, anche per via dell’arrivo del Capodanno, la caccia al tampone, rapido o molecolare che sia. A Lecce e Provincia continuano ad essere prese d’assalto le farmacie e la situazione resta fuori controllo. Cinque squadre della Asl Lecce sono in giro ogni giorni per effettuare tamponi a domicilio, ma evidentemente non bastano. Code infinite soprattutto al Palazzetto dello Sport di via Merine a Lecce, che è il luogo in cui confluiscono le persone convocate dalla Asl per fare il test a causa di un contatto confermato o, in caso di positività, per il controllo a 10 giorni dall’accertamento del contagio. Il Direttore del dipartimento di Prevenzione, Alberto Fedele avverte: “Ci sono limiti al di sopra dei quali non riusciamo ad andare. Le risorse non sono infinite, le 5 squadre sono sempre operative ma, visto il numero di casi, viene fatta una scelta in base alle condizioni cliniche di ognuno. Chi sta bene e non ha sintomi, o ha sintomi lievi, ed è nelle condizioni di farlo, può recarsi in auto nei centri per effettuare il tampone, ma per chi sta male il servizio è a domicilio”.

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