Davanti alla scuola Santa Gonda esagoni colorati e linee della pole position per avvisare gli automobilisti

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Seguendo il progetto Demos (Didattica inclusiva e mobilità Sostenibile), nei giorni scorsi è stata dipinta l’area antistante la scuola primaria Santa Gonda con degli esagoni colorati a forma di alveare e delle linee bianche che ricordano la pole position della Formula 1. Si tratta della prima delle tre azioni previste dal progetto DEMOS “dell’urbanistica tattica” e per la riqualificazione delle aree di fronte agli edifici.

Il principale obiettivo “dell’urbanistica tattica” è attirare l’attenzione dei passanti, in particolare degli automobilisti, per evidenziare che si è in presenza di una scuola e di bambini e che quindi è necessario rallentare. Non sono rari i casi segnalati in cui genitori o nonni, soprattutto nei giorni di pioggia, accompagnano i bambini fin sulla porta della scuola.

L’impatto visivo è suggestivo e valorizza l’ingresso scolastico. Il lavoro sarà completato una volta che i bambini rientreranno a scuola: è infatti previsto un laboratorio partecipativo in cui anche loro potranno colorare alcuni cartelli posizionati lungo la recinzione della scuola per terminare con disegni il decoro della pavimentazione. Verrà realizzato anche un secondo ingresso alla scuola che prevederà un intervento simile al primo.

L’assessora Flora Leoni ha supportato attivamente il gruppo di lavoro, in particolare gli operatori di Legambiente Prato che hanno realizzato l’opera. Assieme a loro, gli addetti alla segnaletica stradale della ditta Ellemme di Prato hanno donato i colori e messo a disposizione sia le attrezzature professionali che la competenza per la realizzazione del progetto.

Il gruppo di lavoro DEMOS ha tenuto conto delle indicazioni ricevute dal personale della scuola che ha preferito riordinare gli spazi esterni secondo un’ottica di separazione delle aree di entrata e uscita, in vista dell’affollamento previsto di fronte all’edificio, non tralasciando l’aspetto estetico. Su richiesta specifica della mobility manager della scuola, l’insegnante Rosella Barba, è stato ideato uno spazio a forma di alveare dove i genitori potranno disporsi ordinatamente per lasciare o riprendere i figli una classe per volta. Si tratta di una sperimentazione e a settembre sarà necessaria la collaborazione e la pazienza di tutti per vedere se funzionerà o se saranno necessarie modifiche.

Il Comune di Prato sta portando avanti uno studio di fattibilità insieme al Dipartimento di Architettura DIDA dell’Università degli Studi di Firenze per la progettazione di caratterizzazione di altri spazi condivisi.

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Redazione Prato

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