De Santis (Idv): “Complesso sportivo Santa Barbara chiuso da due anni: l’inerzia amministrativa è un’offesa alla città”

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Lelio De Santis, capogruppo Cambiare insieme al Consiglio comunale, scrive in una nota: “Il complesso sportivo di Santa Barbara, costituito da piscina, palestra, campi di calcetto e di pista di pattinaggio, chiusa dall’ottobre del 2018 a seguito di uno sversamento di cloro, è un esempio di cattiva amministrazione e di lentezza burocratica, che sta creando un danno ingente alla città, privandola di un impianto polifunzionale molto frequentato da circa mille giovani, sportivi e utenti di ogni età. A questo danno sociale si aggiunge la perdita del lavoro per le 30 persone che operavano con la società Verdeacqua, estromessa dalla gestione. L’origine di questo ritardo ingiustificato nella riapertura della struttura risiede nella decisione assunta dalla Giunta e dall’assessore dell’epoca di procedere attraverso un bando pubblico per individuare un unico soggetto sia per l’esecuzione dei lavori di manutenzione, sia per l’affidamento della gestione dell’impianto, prevedendo a suo carico il costo delle opere e la quota delle rate del mutuo residuo. Nel Consiglio comunale del 21 dicembre 2018 proposi di procedere subito con un intervento diretto del Comune per la messa in sicurezza della struttura, con il costo stimato in 200.000 euro, e solo dopo con un bando pubblico per l’affidamento della gestione ad un soggetto capace ed esperto nel settore. La mia mozione, frutto di buon senso ed un pizzico di esperienza, fu respinta in nome della politica cieca, che non guarda al merito, ma alla provenienza delle proposte. Sono stato, purtroppo, facile profeta perché la gara per il doppio incarico, opere e gestione, è andata deserta e il Comune ha privato la città della fruizione della struttura sportiva finora per due anni e forse ancora per altri due anni, mentre qualche assessore e il sindaco parlano ogni giorno di grandi e nuove opere pubbliche… quando sarebbe il caso di guardare innanzitutto a quelle avviate e necessarie oggi alla collettività. Nello specifico, nonostante l’impegno dell’ attuale assessore Vittorio Fabrizi, il nuovo bando tarda ad essere emanato, perché si è in attesa: la Società romana, incaricata di redigere il nuovo piano finanziario a base della gara, ancora non lo presenta. Il nuovo bando, depurato dei 100.000 euro del mutuo, nel frattempo pagato con i fondi del Bilancio comunale, rivedrà la previsione dei costi e dei ricavi, con il rischio reale di un congruo aumento delle tariffe a carico degli utenti. C’è da augurarsi che venga di nuovo prevista la clausola sociale a tutela dei lavoratori e che ci sia la possibilità della partecipazione di ditte o cooperative locali, per evitare che anche un impianto così importante per la città finisca in mani… ‘straniere’.”

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Redazione LAquila

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