De Santis (IdV): “La Biblioteca provinciale deve tornare in centro storico”

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Biblioteca provinciale. Lelio De Santis, capogruppo di Cambiare insieme al Consiglio comunale, scrive in una nota: “Dopo 12 anni dal sisma, L’Aquila ed il suo centro storico non possono più fare a meno di strutture culturali di qualità e di una ripresa di attività culturali nelle forme possibili, in attesa del ritorno alla normalità. Il centro storico, nonostante l’impegno ed il coraggio di tanti commercianti e nonostante gli incentivi per stimolare il rilancio di attività di bar e ristoranti, è praticamente morto e deserto. Non basta il commercio, ci vuole un salto di qualità dell’offerta e delle attrattive sociali e culturali per rianimare il Centro storico e per renderlo più vivibile. Un buon segnale è stato rappresentato dalla riapertura delle librerie, che sono molto frequentate ed in  questa direzione diventa urgente il ritorno nel Centro storico della Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi, ancora confinata in una struttura industriale a Bazzano. Si tratta della Biblioteca cara agli Aquilani ed agli studenti universitari, si tratta dell’istituzione culturale storica della città, fornita di migliaia di titoli di grande valore, di testi unici, di riviste prestigiose. Era, e può tornare ad essere, il vero Polo culturale, luogo di studio e di confronto, di incontri e di vita sociale. Ho formulato da tempo questa richiesta in sede ufficiale al sindaco, Pierluigi Biondi, ed agli uffici regionali, a cui compete l’attuale gestione. Ho trovato massima condivisione, ma ora bisogna passare dalle intenzioni ai fatti, per evitare che permanga questa situazione assurda ancora per tanti anni. Infatti, la sede storica nel palazzo dei Quattro Cantoni non tornerà agibile prima di alcuni anni e la sede provvisoria, individuata dalla Regione al Palazzo dei Portici di San Bernardino, è più idonea per ospitare gli uffici regionali del settore cultura che un Polo culturale come la Biblioteca Salvatore Tommasi. Infatti, la delibera regionale, che pensa di fare una risposta al problema che sto sollecitando, prevede il trasferimento a San Bernardino degli uffici culturali e l’apertura di uno sportello della Biblioteca: questa non può essere la soluzione che merita la Biblioteca e che serve a rivitalizzare il centro storico della città. Mi appello al sindaco ed al presidente della Regione perché si faccia una ricerca di mercato di una sede idonea di circa 1.000 metri quadrati, nei tanti palazzi ricostruiti nel centro storico, da locare con i fondi adesso destinati al fitto della sede di Bazzano. La Biblioteca, così, tornerebbe nel centro storico, in attesa del rientro nella sua sede originaria, senza oneri eccessivi e, soprattutto, la città tornerebbe ad avere una luce
viva ed un Polo culturale di grande rilievo
e di grande richiamo per i giovani e gli studenti”.

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Redazione LAquila

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