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Approvato il decreto sulla beneficenza: sanzioni per gli influencer che trasgrediranno

Pubblicato il Gennaio 25, 2024

Non poteva che essere ribattezzato “decreto Ferragni” il provvedimento varato oggi dal Consiglio dei ministri, dopo i casi legati ai presunti illeciti dell’imprenditrice digitale che avrebbe truffato i suoi utenti/clienti nella vendita di prodotti legati a campagne di beneficenza. 

Da ora in poi, colmato un vuoto legislativo, sarà obbligatorio indicare in modo chiaro e trasparente sui prodotti le finalità dei proventi e il destinatario della beneficenza, l’importo o la quota destinati a quel fine.

“Anche tramite adesivi” ha spiegato in conferenza stampa il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Il fine è evitare una comunicazione ingannevole”.

In caso di violazioni l’Antitrust potrà sanzionare i soggetti colpevoli con multe da 5mila a 50mila euro (commisurate al prezzo di listino di ciascun prodotto e al numero delle unità poste in vendita), con la possibilità di sospensione dell’attività per un anno in caso di violazioni reiterate.

Si prevede inoltre l’obbligo, prima della messa in commercio dei prodotti, di indicare all’Autorità quelle informazioni obbligatorie, nonché il termine entro cui sarà versato l’importo destinato alla beneficenza. Entro tre mesi da quella scadenza il produttore dovrà comunicare all’Autorità il versamento.

“Nei casi di minore gravità la sanzione è diminuita fino a due terzi. In caso di reiterazione della violazione è disposta la sospensione dell’attività per un periodo da un mese a un anno”.

Gli influencer che violeranno le norme sulla trasparenza nelle vendite di prodotti a fini di beneficenza dovranno pubblicare sul proprio sito il provvedimento sanzionatorio ricevuto.  

“Il ricavato delle sanzioni, nella misura del 50%, sarà destinato ad altre iniziative benefiche”, ha detto Urso.

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