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Anche Oreo scarica la Ferragni: “Mai parlato di beneficenza”

Pubblicato il 25 Gennaio 2024

I guai continuano ad affollarsi e a bussare fuori alla porta di Chiara Ferragni, che risulta indagata per truffa aggravata da minorata difesa anche per la vendita delle uova di Pasqua Dolci Preziosi e delle bambole Trudi, oltre ovviamente al pandoro Balocco, che ha rappresentato il vaso di Pandora che ha scoperchiato tutti i “mali”.

Intanto però il Codacons ha messo nel mirino un’altra operazione sospetta dell’influencer, cioè quella condotta nel 2020 con Oreo.

La collaborazione tra Oreo e la Ferragni

Mentre Chiara Ferragni sta faticosamente provando a riabilitare il suo nome, anche se non mancano polemiche per la gestione del suo profilo Instagram, un altro nuvolone minaccioso sta per addensarsi sul capo dell’imprenditrice digitale.

La società Mondelez Italia, titolare del marchio Oreo, ha risposto alla lettera del Codacons in cui venivano chiesti chiarimenti con queste parole: “L’accordo di collaborazione tra Oreo e Chiara Ferragni comportava che la signora Chiara Ferragni disegnasse un packaging in limited edition di Oreo Double, in vendita da marzo 2020 per un breve periodo”.

Come comunicato dall’azienda il lotto con il packaging personalizzato è stato da loro “venduto alla grande distribuzione allo stesso prezzo di cessione del prodotto standard”. In riferimento alla capsule collection Oreo realizzata da Chiara Ferragni, l’azienda ha spiegato che “comprendeva una parte utilizzata come premio del concorso ‘Libera il tuo stile Oreo’ nel 2020, e come tale non oggetto di vendita, e un’altra parte dedicata, venduta direttamente dalla signora Chiara Ferragni attraverso i propri canali”.

“Nessun accordo di beneficenza”

Una volta specificate le modalità dell’accordo, l’azienda ha poi precisato: “La collaborazione sopra descritta non prevedeva alcun accordo di beneficenza. A seguito dell’emergenza Covid la signora Chiara Ferragni ha deciso autonomamente, al di fuori dell’accordo commerciale in essere, di donare in beneficenza l’ammontare derivante dai proventi della vendita della parte della capsule collection nella sua disponibilità”. La stessa Oreo ha deciso, indipendentemente dagli accordi con la Ferragni, di fare una donazione benefica allo stesso ente, Cesvi, per far fronte all’emergenza Coronavirus.

L’azienda Mondalez ha invitato il Codacons a raccogliere maggiori informazioni rivolgendosi direttamente alle società di Chiara Ferragni. La stessa associazione dei consumatori in una nota ha fatto sapere: “Ha ora chiesto alle società della Ferragni e al ministero del lavoro – competente per le raccolte fondi – tutti i dettagli circa la donazione effettuata, per capire l’entità delle vendite della capsule collection, le somme destinate in beneficenza, la data e le modalità della donazione. In caso di mancata risposta, sarà inevitabile una nuova denuncia contro l’influencer”.