Pubblicato il 21 Marzo, 2023
Ma allo stesso tempo, ricordati di vivere, di gioire, di godere di quello che hai.
I Depeche Mode venerdì tornano, a sei anni da Spirit uscito nel 2017, con l’album, prodotto da James Ford e con la produzione aggiunta da Marta Salogni, che prende a prestito la citazione latina e le atmosfere cupe che la frase suggerisce per esplorare sfaccettature diverse.
Il primo album di inediti (Columbia Records/Sony Music), e a seguire il primo tour, che vede Dave Gahan e Martin Gore senza Andy “Fletch” Fletcher, che per 40 anni è stato parte integrante della band e della vita dei due artisti, scomparso improvvisamente a maggio scorso.
Così come le dodici tracce che lo compongono, nate per la gran parte durante le prime fasi della pandemia da Covid-19, per cui alcune tematiche trattate al suo interno sono state direttamente ispirate da quel periodo: dalla cupa apertura fino alla chiusura finale, le canzoni spaziano dai temi come la paranoia e l’ossessione per arrivare poi alla catarsi e alla gioia, con tutte le infinite sfaccettature che vi sono nel mezzo.
La pubblicazione dell’album sarà seguita da un tour mondiale, il primo dei Depeche Mode in più di cinque anni e il diciannovesimo in totale, che comincerà a marzo e arriverà in Italia con tre date: il 12 luglio allo Stadio Olimpico di Roma, il 14 luglio allo Stadio San Siro di Milano e il 16 luglio allo Stadio dall’Ara di Bologna.