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Claudio Fava (dalla sua pagina Facebook).

Dichiarazioni Musumeci su minoranza grandi elettori, ecco le reazioni di Fava e Lo Giudice

Dopo le lamentele di ieri del presidente Musumeci sui risultati riguardanti il suo partito, arrivano le reazioni di Claudio Fava e Danilo Lo Giudice.

Pubblicato il 13 Gennaio, 2022

Dopo le dichiarazioni di ieri del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, riguardo alla minoranza tra i grandi elettori di esponenti del suo partito, arrivano le reazioni del presidente della Commissione Regionale Antimafia, Claudio Fava, e del deputato di Sicilia Vera e presidente del Gruppo Misto dell’Assemblea Regionale Siciliana, Danilo Lo Giudice.

“A prescindere dalle decisioni che il Presidente prenderà nelle prossime ore – ha detto Fava –, il voto di stasera certifica che Musumeci non ha più alcuna maggioranza. Ne prenda atto, quantomeno per salvaguardare la dignità della funzione che rappresenta. Nei prossimi mesi, per le scelte che la attendono, la Sicilia avrà bisogno di un governo autorevole, legittimato da una solida maggioranza. È chiaro che quel governo non potrà essere guidato da Musumeci. Le sue dimissioni rappresenterebbero oggi un atto di decenza e di rispetto per le sorti della Sicilia”.

Le parole pronunciate ieri sera dal presidente Musumeci sono oltremodo offensive – ha sottolineato Lo Giudice – per tutto il Parlamento e per i suoi componenti che, piaccia o no, sono stati democraticamente eletti e rappresentano il popolo siciliano. Se vuole proprio essere concreto nel dare una mano alla Sicilia, il presidente prenda atto di non essere più gradito non solo all’interno del parlamento, ma anche alla stragrande maggioranza dei siciliani e rassegni le dimissioni. Dispiace che in un momento così delicato di pandemia e con i contagi alle stelle, il Presidente della Regione invece di offrire soluzioni ci costringa a discutere di tematiche che sono ben lontane dagli interessi della Sicilia e dei Siciliani. Poiché non faccio parte della maggioranza, non credo che il presidente Musumeci annoverasse il sottoscritto tra coloro che potevano designarlo quale grande elettore per la Sicilia; tale scelta non è determinata né da ‘questione di igiene’ come lo stesso presidente ha detto né da questioni che hanno a che fare con la logica del ‘chi c’è pi mia’ perché il sottoscritto non ha mai chiesto nulla dei sottoboschi governativi, dove di certo risiedono figure ben vicine allo stesso presidente che oggi si scopre novello della politica. Musumeci abbia il coraggio di fare nomi e cognomi, di dire quali sono state queste richieste irricevibili e, se è il caso, si rivolga agli organi competenti”.

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