In una società così convulsa e frenetica, dove si va sempre a 100 all’ora, è facile avere vuoti di memoria e non sono rari i casi in cui i genitori dimenticano addirittura i loro figli in auto.
Ed è esattamente quello che è successo ad un padre 37enne, che si è suicidato dopo aver scoperto di aver abbandonato per diverse ore il figlio di 18 mesi in auto sotto il sole cocente, causandone la morte.
L’uomo in questione è Aaron Beck, 37enne che viveva in Virgina, descritto dai familiari come un uomo buono, un padre affettuoso e un marito premuroso.
“La sua carriera era importante per lui; ma non era il fulcro della sua vita. Piuttosto, il lavoro è stato il mezzo che gli ha permesso di perseguire il suo sogno più grande: diventare padre e costruire una famiglia con la moglie Laura” – così recita il necrologio dell’uomo che, in poche ore, ha visto la sua vita implodere.
Secondo la ricostruzione della polizia locale, l’uomo ha dimenticato di portare il figlio Anderson all’asilo nido o ricordava di averlo fatto, così si è recato tranquillamente al lavoro come ogni giorno, parcheggiando l’auto sotto al sole con temperature che rasentavano i 30°.
Nel giro di poche ore l’abitacolo dell’auto si è trasformato in una cappa di calore insopportabile, che ha ucciso il piccolo Anderson. Nel frattempo uno dei familiari ha chiamato subito il padre, avvisandolo che le maestre avevano avvertito che il bimbo non era all’asilo.
In pochi secondi l’uomo ha capito cos’era successo ed è corso precipitosamente nel parcheggio, dove purtroppo il piccolo Anderson era già morto.
Dopo la disgrazia gli agenti si sono messi sulle tracce dell’uomo che, nel corso delle telefonate con i parenti, aveva lasciato trapelare la volontà di uccidersi.
Purtroppo Aaron ha dato seguito ai suoi intenti suicidi: ha preso il bimbo ormai privo di vita, è tornato a casa, lo ha adagiato nella culla e si è sparato con una pistola poco distante.
Una tragedia che ha sconvolto i familiari, i quali hanno avviato una raccolta fondi per sostenere Laura, la moglie di Aaron. “Aaron è stato un padre e un marito straordinario per la sua meravigliosa moglie – raccontano i parenti – che è completamente distrutta dal dolore e che ha un difficile percorso davanti a sé”.
Il pensiero dei parenti vola inevitabilmente al piccolo Anderson, morto per una tragica dimenticanza: “Anderson era un bimbo bello, estroverso e intelligente che viveva in una famiglia piena d’amore. Aaron era un papà generoso e devoto a suo figlio, al quale ha dato un amore enorme e infinito. Anderson e Aaron erano profondamente legati in vita – concludono – e lo saranno anche nella morte”.
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