Un vero e proprio terremoto politico si è scatenato in Puglia con l’affair “dimissioni Lopalco”, dalla carica all’assessorato della Sanità, che aveva tenuto banco negli ultimi giorni. Una questione complicata che aveva visto l’epidemiologo e professore Lopalco dimettersi dalla carica, ma restare all’interno del consiglio regionale. Dimissioni arrivate per via di una frattura insanabile con il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, reo, a detta di Lopalco, di averlo scavalcato su questioni delicate, ma soprattutto sulle competenze nei rapporti con Asl ed istituzioni locali. Intromissioni che Pierluigi Lopalco non è riuscito proprio a digerire, tanto da consegnare le dimissioni e a confermarle, senza fare alcun passo indietro. Il governatore Emiliano, dal canto suo, dopo un primo momento in cui aveva invitato Lopalco a ripensarci, si è trovato di fronte alla scelta obbligata di dover accettare le dimissioni Lopalco, trattenendo per sé la delega alla Sanità. Emiliano pertanto presiederà oggi stesso una riunione con i dirigenti del Dipartimento Salute per dare impulso alla campagna vaccinale sulla terza dose e a tutte le altre attività.
Dimissioni Lopalco che sono state confermate dal diretto interessato attraverso una nota in cui chiarisce che questo non è un’addio alla politica, ma nello stesso tempo non tocca mai con chiarezza il motivo della diatriba con Emiliano. Queste le sue parole: “Si chiude oggi con la mia lettera di dimissioni irrevocabili un importantissimo capitolo della mia vita personale e professionale. Nei lunghi terribili mesi delle passate ondate pandemiche abbiamo lavorato duramente per mettere in sicurezza la regione e portare la Puglia ai vertici nazionali della campagna vaccinale contro il coronavirus. Nelle scorse settimane abbiamo messo a punto un progetto di riforma del sistema della prevenzione pronto ad essere varato insieme ad un piano globale di rimodulazione del governo della sanità pugliese. Come già annunciato, con questo ritengo di aver esaurito il mio impegno nella funzione di assessore. È un addio alla politica? Certamente no. Rinuncio ad una carica e solo dopo profonda riflessione”.
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