29.4.2021 – Un tavolo tecnico interno al Comune per garantire ulteriori spazi all’aperto ai pubblici esercizi. Si riunisce oggi giovedì 29 aprile nella sede municipale di Dolo, presenti gli uffici Urbanistica, Commercio e Polizia Locale.
“L’emergenza Covid 19 è tutt’altro che finita. Ciononostante è giusto provare a costruire le condizioni perché tutti possano lavorare in sicurezza” – spiega l’Assessore all’Urbanistica Matteo Bellomo.
Continua l’Assessore: “Dopo gli ampliamenti dei plateatici già concessi la scorsa estate, ora ci stiamo impegnando a trovare ulteriori soluzioni.
Certamente Dolo non può diventare un “continuum” di gazebo, perché il decoro urbano va preservato, ma, nel rispetto della storia e del paesaggio del nostro territorio, si cercheranno soluzioni innovative. Poche settimane fa, fra l’altro, è stato approvato il nuovo regolamento comunale sul posizionamento dei ‘dehors’, che semplifica tipologie di materiali e di arredi”.
“Ora” – prosegue Bellomo – “è mia intenzione proporre alla Giunta l’emanazione di un’ordinanza sindacale per disciplinare tre previsioni importanti.
La prima: la possibilità di posizionare tavolini di appoggio anche per quegli esercizi che non avrebbero, rispetto alla carreggiata stradale, le distanze minime previste.
La seconda: la chiusura, in alcune date, di tratti di strada per creare zone pedonali.
La terza: il divieto di somministrare bevande per asporto per chi ha già un plateatico.
Questo è un punto importante: ampliare i plateatici significa consentire ai nostri esercenti di lavorare garantendo ai clienti le giuste distanze. Chi ha già un plateatico, che sarà magari addirittura ingrandito, a mio avviso non dovrebbe dispensare spritz in bicchieri di plastica soprattutto ai più giovani, che poi – a mascherine abbassate – si siedono su gradini, parapetti, pontili senza mantenere alcun tipo di cautela o distanza e abbandonando, magari, chilogrammi di plastica nel nostro centro storico”.
“L’ordinanza, dunque, vorrebbe garantire equità nei confronti di quegli esercizi che, per ragioni logistiche, non possono beneficiare di plateatici e che devono sopravvivere soltanto con l’asporto.
Il ginepraio di disposizioni previste dal governo, con scelte incomprensibili, quali ad esempio l’assurda distinzione tra sevizio mensa e servizio ristorazione, spesso più che aiutare penalizza i gestori”.
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