Dramma nel Salento, cadavere ritrovato in un autocompattatore. Potrebbe essere del 43enne scomparso

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Una macabra e tragica scoperta, un vero e proprio dramma nel Salento. La cosa che più inquieta è il fatto che questa scoperta potrebbe essere il tragico epilogo della storia del 43enne scomparso il giorno di Capodanno da Taviano. Non si ha ancora la certezza e, ovviamente, si spera che le due cose non coincidano. Il corpo di un uomo, intanto, è stato ritrovato all’interno di un autocompattatore per la raccolta della carta, completamente stritolato. Una scena raccapricciante, impossibile riconoscere l’identità del cadavere, di cui rimangono soltanto dei resti sui quali saranno effettuate delle indagini approfondite una volta giunti all’obitorio. Il dramma nel Salento, con la macabra scoperta è stata fatta nel pomeriggio, nella sede dell’azienda di Galatone addetta alla raccolta della carta. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e poi, via via, tutte le squadre speciali, i vigili del fuoco e i volontari che stavano partecipando attivamente alle ricerche.

Dramma nel Salento. Si tratta davvero di Andrea Ferrari?

Per gli investigatori sono alte la possibilità che il dramma nel Salento riguardi proprio il 43enne di Taviano scomparso e cheil corpo trovato spappolato sia dell’uomo scomparso il giorno di Capodanno dal comune salentino. L’ultimo indizio su Andrea era stato il ritrovamento della sua auto, avvenuto questa mattina. Vettura ritrovata chiusa a chiave nel parcheggio dell’Eurospin di Gallipoli, vicino al lido San Giovanni, in uno spiazzo in cui vengono depositati rifiuti e cartoni che i mezzi poi ritirano. Saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona a poter fornire maggiori dettagli e a ricostruire gli ultimi momenti di vita dell’uomo. L’ultimo contatto di Ferrari è stato una telefonata fatta alla madre alle 11 e mezza della sera del primo gennaio: “Sto al bar”. Da quel momento, nessuna notizia. Non si era riusciti a capire nemmeno di quale bar stesse parlando il 43enne. Ora, dopo il ritrovamento del corpo, sul quale bisognerà indagare per capire se si tratti effettivamente di Andrea Ferrari, si aprono gli interrogativi e i dubbi da sciogliere. Omicidio, suicidio o incidente? E ancora: il corpo era già in un cassonetto quando è stato prelevato in maniera meccanica dall’autocompattatore assieme alla carta? Come è finito lì? Tante le ipotesi, tanti gli interrogativi e i dubbi ed un grandissimo giallo perché è difficile stabilire se l’uomo fosse già morto, quando è finito nell’autocompattatore, oppure ancora vivo.

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Carmelo Dimitri

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