Prosegue senza sosta l’operazione denominata “Green Life” che i carabinieri stanno portando avanti alle pendici dei Monti Lattari, promontori verdi che sovrastano la costiera sorrentina e anticipano l’agro nocerino-sarnese e che sorgono in una posizione felice per la coltivazione di cannabis indica per due motivi: il terreno fertile e le fortunate condizioni di esposizione alla luce.
Se le condizioni climatiche garantiscono alla marijuana di germogliare più facilmente, la conformazione geografica offre alla criminalità ottimi rifugi non solo per la droga, ma anche per le armi quasi impossibili da scovare e da raggiungere.
Nel corso delle operazioni i carabinieri di Castellammare di Stabia sono stati supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, che hanno usato l’occhio elettronico del drone a guida remota dei militari del Nucleo Investigativo di Napoli. Una scansione terra-aria che ha dato i risultati sperati.
Ecco il bilancio dell’operazione:
In manette Nicola Gentile, 41enne di Agerola, un allevatore già noto alle forze dell’ordine e ritenuto elemento di spicco del clan Afeltra-Di Martino.
Gentile attualmente è in carcere e dovrà rispondere di detenzione illegale di armi clandestine e munizioni. Sulle armi saranno effettuati anche accertamenti balistici per verificare se sono state usate durante eventi e atti criminosi.
I militari hanno trovato un enorme quantitativo di stupefacente sotterrato e raccolto in barili di plastica, in un’atmosfera protetta per lasciare inalterate le proprietà della droga.
In prossimità di Gragnano è stata ritrovata una grande quantità di cocaina, una produzione insolita considerando la vocazione dei “narcos” della zona verso la marijuana.
Sono stati trovati 35 chili e mezzo di polvere bianca finissima compattata in 31 sacchi di cellophane per un valore commerciale che al dettaglio avrebbe fruttato circa 1 milione di euro. E ancora 20 chili di marijuana già essiccata e pronta ad inondare il mercato dello sballo. Ritrovati anche 2 flaconi di fertilizzante e un bilancino di precisione.
Infine nell’area del Monte Faito i militari hanno rinvenuto 50 piante di cannabis di circa 1 metro e 20 centimetri, e altre 50 piante della stessa specie in località Chiane, tutte distrutte sul posto.
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