Elezione diretta del Presidente e più autonomia alle Regioni. Premiare il merito nel pubblico e nel privato, garantire servizi a fronte del pagamento delle tasse. Sono soltanto quattro dei punti che ieri pomeriggio il senatore Manuel Vescovi (Lega) ha illustrato a palazzo Madama come soluzioni per dare una svolta al nostro Paese.
Nella Sala Caduti di Nassirya del Senato si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge Costituzionale “Stati Uniti d’Italia”, promosso dal senatore Vescovi e presentato lo scorso 4 luglio 2020.
Una riforma della Carta Costituzionale per cambiare l’assetto del Paese, al fine di avviare un processo di crescita che possa portare l’Italia a diventare una grande potenza. Otto i punti che Vescovi ha illustrato nel corso della conferenza moderata dal giornalista Maurizio Filippini.
Primo punto, Federalismo: più autonomia alle Regioni per valorizzare le realtà territoriali. Secondo, elezione diretta del Presidente della Repubblica – Capo del Governo – che verrebbe scelto, così, direttamente dai cittadini italiani. Terzo, valorizzazione delle identità territoriali al fine di accrescere il nostro patrimonio storico-culturale.
Quarto, Imprenditività: spazio alla meritocrazia, allo spirito e alle competenze individuali, sia nel pubblico che nel privato. Ancora, Stop alla Burocrazia per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle imprese, incentivando le nuove tecnologie e la digitalizzazione.
C’è anche il tema della giustizia, con la seppurazione delle carriere dei giudizi da quelle dei pubblici ministeri. Nel disegno di legge costituzionale si parla anche di fiscalità: rispettare i criteri di commisurazione tra tassazione applicata e servizi pubblici erogati.
Infine, gli esteri: con gli Stati Uniti d’Italia il nostro Paese potrà riavere un ruolo strategico nel Mediterraneo allargato, diventandone l’hub infrastrutturale, politico, economico e culturale.
“Se l’Italia continua ad andare avanti in questo modo – ha esordito il senatore Vescovi – abbiamo già capito come andrà a finire. Siamo nelle mani dei “Ciampolillo” di turno che gestiscono il Governo. La riforma nasce per seminare in modo diverso. Se andiamo a vedere nel mondo i Paesi che funzionano sono gli Stati federali, dove i cittadini hanno più potere rispetto al livello centrale”.
Per vedere il video della conferenza stampa: https://fb.watch/39fA053QK2/
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