Emergenza abitativa, Sunia Catania manda appello ai candidati alla Regione: “Disponibili a confrontarci”

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Parte anche dal Sunia di Catania l’appello ai futuri amministratori e consiglieri della Regione Siciliana affinché si trovino pronti a “proteggere socialmente” i tanti che hanno perso la casa o rischiano di essere sfrattati perché non possono più pagare l’affitto. I sindacati degli inquilini la chiamano “morosità incolpevole” e a Catania era in costante aumento già da prima della pandemia per poi  schizzare, durante questi ultimi difficili anni, verso numeri ancora più preoccupanti. Alcuni dati possono meglio descrivere ciò che accade: a Catania sono 2000 i senza tetto, circa 6000 i nuclei familiari nelle graduatorie in attesa di una casa popolare, e 1000 gli sfratti complessivamente indicati nel dossier del Ministero degli interni per il 2021

Per questo, Sunia Sicilia e Sunia Catania hanno inviato ai candidati e alle candidate alle elezioni politiche e regionali alcune proposte elaborate a livello nazionale e siciliano condensate in cinque punti. Eccole: occorre che il bilancio della Regione preveda annualmente uno stanziamento per ampliare e riqualificare il patrimonio abitativo pubblico; è necessario che la Regione Siciliana si doti di una legge sul diritto all’abitare nell’ambito della quale dovrà essere rivisitato il sistema di governance e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, prevedendone l’ampliamento e non la dismissione e unificando sotto un’unica gestione tutto il patrimonio; occorre istituire l’Assessorato alla casa e alle politiche abitative che unifichi le competenze e attui una programmazione annuale anche sulla base delle indicazioni fornite dal già costituito Osservatorio regionale (ORCA); serve regolamentare e incentivare a livello comunale (o sovracomunale) le Agenzie Sociali per l’Abitare; è urgente che la Regione si assuma la responsabilità di sostenere e sollecitare, di concerto con le Prefetture, l’istituzione delle commissioni provinciali per la graduazione degli sfratti e per la mediazione tra inquilini e proprietari anche con l’utilizzazione di parte delle risorse per il contributo all’affitto e/o con fondi aggiuntivi. Dovrà assicurare insomma somme sufficienti per il passaggio da casa a casa per chi subisce uno sfratto per morosità incolpevole.

“A partire da questi 5 punti dichiariamo la nostra disponibilità a confrontarci per avviare un percorso che porti nel nuovo Parlamento regionale le proposte per una diversa politica abitativa nella nostra Regione e a Catania – spiegano le segretarie di Sunia Sicilia, Giusi Milazzo, e di Sunia Catania, Agata Palazzolo. Il problema dell’abitare oggi sta precipitando verso l’emergenza abitativa, troppi non riescono più a pagare i canoni d’affitto e stanno per perdere la casa. Ma con altrettanta determinazione affermiamo che una nuova idea di welfare abitativo non può che basarsi su un nuovo modo di disegnare e gestire le città che miri a renderle inclusive e sostenibili dal punto di vista sociale ambientale ed economico. In Sicilia, anche per alcuni gravi errori nella programmazione e nella gestione dei fondi del Pnrr e del non ottimale utilizzo dei fondi comunitari, si rischia di non sfruttare al meglio le importanti risorse disponibili con il risultato di ampliare i divari e le disuguaglianze sia in ambito sociale che produttivo ed occupazionale”.

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Redazione Catania 2

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