Emergenza gas: ecco il piano per affrontarla

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Berlino ha attivato il primo livello di un piano di emergenza destinato a garantire l’approvvigionamento di gas naturale, a fronte del rischio di uno stop delle forniture russe. L’intervento prevede tre livelli: livello di allerta precoce, livello di allerta e livello di emergenza.

Primo livello

Il primo è quello appena annunciato dal ministro dell’Economia, Robert Habeck, che ha spiegato che “il governo federale sta facendo di tutto per continuare a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento in Germania”. Questo livello non prevede ancora l’intervento statale e, secondo il regolamento comunitario, entra in vigore quando vi sono “indicazioni concrete, serie e attendibili” di un possibile evento che potrebbe portare ad un significativo deterioramento della situazione dell’approvvigionamento del gas. Habeck ora lo vede come un dato di fatto: la sicurezza dell’approvvigionamento è attualmente garantita, ma è necessario “aumentare le misure precauzionali per essere preparati all’escalation della Russia”.

Secondo livello

Si passerà poi al “livello di allerta” quando la situazione dovesse precipitare, ma quando si riterrà ancora che il mercato possa gestire l’interruzione delle forniture da solo. Il Ministero dell’Economia lo attiverà se si verificherà un’interruzione dell’approvvigionamento di gas o una domanda di gas eccezionalmente elevata, che porterà a un significativo deterioramento della situazione. Di fatto gli indicatori sono quindi gli stessi del livello di allerta precoce, solo che la situazione è classificata come ancora più grave. Anche in questo caso il governo si tratterrà ancora dall’intervenire con misure pubbliche.

Terzo livello

Sarebbe solo con un eventuale “livello di emergenza”, che le cose cambierebbero radicalmente, e lo Stato interverrebbe in prima persona. A quel punto l’Agenzia federale delle reti regolerebbe direttamente la distribuzione del gas, potenzialmente potendo decidere di ridurla (per non dire razionarla nei casi più gravi). Il piano però prevede di tutelare innanzitutto i cittadini e i servizi essenziali, che potrebbero essere oggetto di riduzioni solo come ultima ratio. Questo significa che le abitazioni private, ma anche gli ospedali, i vigili del fuoco e la polizia, o le centrali elettriche a gas, che servono anche a fornire calore alle famiglie non dovrebbero essere toccate.

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Redazione Nazionale

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