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Euro2020, così l’Italia ha riaperto gli stadi

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Un’Italia vittoriosa…non solo in campo


È l’11 giugno 2021 e l’Italia fa il suo esordio ad Euro2020. Un anno dopo, tra le mura dello stadio Olimpico. Nel Bel Paese si torna a respirare aria di normalità nonostante il ricordo ancora vivido di ciò che è accaduto, di chi non c’è più. Una rinascita quasi paradossale, con i cancelli dello stadio della Capitale che ritornano ad essere aperti per consentire alle tifoserie di ripopolare gli spalti. Quella che era la normalità fino a qualche anno fa, oggi diventa un vero e proprio evento.
L’organizzazione dello stadio Olimpico è stata definita nei minimi dettagli. Capienza di 15.948 spettatori, oltre 3mila gli addetti ai lavori nell’aria interna ed esterna alla struttura.
Le due tifoserie, quella turca e quella italiana, collocate in lontananza ma con tutti i settori dello stadio aperti per migliorare il distanziamento sociale. Migliaia di telecamere attive per controllare il rispetto delle normative e steward pronti ad intervenire. L’entrata allo stadio ha visto 46 tornelli aperti e controllati dai 1050 steward.
Ad ogni tifoso, munito di biglietto cartaceo o digitale, è stata assegnata la fascia oraria nella quale entrare allo stadio. Tornelli aperti dalle 18, con turni ogni trenta minuti fino alle 20.30.
Attraverso il sito ufficiale, la Figc ha così comunicato la certificazione utile per l’accesso allo stadio Olimpico.
— Certificazione di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2, rilasciata da Autorità Sanitaria italiana. La validità è dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste 2 dosi) e di 9 mesi dal giorno del completamento del ciclo vaccinale;

  • Certificazione di avvenuta guarigione, rilasciata da Autorità Sanitaria italiana. La validità del certificato è di 6 mesi dalla data di fine isolamento (guarigione);
  • Certificazione di negatività ad un test antigenico molecolare o rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 (redatta esclusivamente in lingua italiana o inglese) effettuato in data non antecedente le 48 ore dall’inizio della gara.

  • Un ritorno alla normalità che ha visto controlli severi e ben mirati, volti alla tutela di ogni spettatore e del torneo stesso. Quanto accaduto ieri a Roma, potrebbe avvenire nei prossimi mesi in tutti gli stadi e strutture sportive dell’Italia. Una base di controlli che si è rivelata vincente ed ha permesso il normale e tranquillo svolgimento del torneo. Una simbiosi tra tifosi e autorità che ha così permesso il tanto atteso ritorno alla normalità.
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Giorgia Rieto

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