I manifesti del movimento Pro Vita hanno suscitato una polemica molto sentita a Piombino.
Tengo a precisare che personalmente sono fermamente convinto che la legge 194 sia una conquista della libertà delle donne di gestire il proprio corpo e la propria vita. Una conquista delle donne e degli uomini di questo Paese.
A coloro che accusano questa Amministrazione di non aver operato alcuna censura su quei manifesti, ricordo che i principi fondamentali della nostra Costituzione, sulla quale ho giurato, sanciscono la libertà di pensiero e di espressione e impediscono di oscurare e censurare ogni manifestazione di idee, a meno che non si tratti di casi espressamente vietati dalla legge.
Come Amministratore, poi, sono chiamato ad applicare le norme che il legislatore detta e, in molte materie, la competenza è esclusiva prerogativa del Parlamento.
Per tornare alla questione dei manifesti, infine, mi trovo costretto a chiarire quella che reputo una ovvietà: la vicinanza dei manifesti Pro Vita a quelli della campagna del Comune contro gli abbandoni è frutto della casualità. Ogni altra considerazione è illazione in mala fede.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino
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