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Venezia, in 600 a Campo San Polo per il ritorno del Teatro Stabile

La festa di teatro e musica, organizzata dal Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con le amministrazioni comunali dopo più di 100 giorni di chiusura delle sale e di programmazioni digitali, ha rialzato finalmente il sipario nei cortili, nelle piazze e nei sestieri delle quattro città.

Pubblicato il 16 Giugno, 2020

La festa di teatro e musica, organizzata dal Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con le amministrazioni comunali dopo più di 100 giorni di chiusura delle sale e di programmazioni digitali, ha rialzato finalmente il sipario nei cortili, nelle piazze e nei sestieri delle quattro città.

A Venezia in Campo San Polo i comici Carlo & Giorgio hanno portato in scena la commedia Sotto la maschera introdotti dalle voci della Big Vocal Orchestra e dei Vocal Skyline, che hanno inaugurato la serata con l’Inno di Mameli. All’evento organizzato insieme al Comune di Venezia hanno preso parte il sindaco Luigi Brugnaro, la presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, rappresentanti della Giunta e del Consiglio e delle principali istituzioni della città.

“Voglio ricordare tutti gli artisti – ha detto Brugnaro – il settore della musica e le persone che sono state dimenticate nella fase dell’assistenza in questa fase di emergenza. Abbiamo insistito molto perché si attivassero misure di sostegno per questo mercato e per il lavoro di chi opera in questo settore. Non ci sono solo gli attori e i cantanti, ma anche gli scenografi, gli operatori che si occupano delle luci e tutta una serie di professionalità, spesso dimenticate, che noi riteniamo giusto omaggiare. Grazie al Teatro Stabile, a Carlo & Giorgio e in bocca al lupo per un periodo che sarà molto difficile. Stiamo cercando in tutti i modi di lavorare con attenzione per il rilancio della città. Ringrazio le Forze dell’ordine, i medici, gli infermieri e tutti coloro che in questo periodo hanno continuato a operare con efficienza per mantenere viva la Città”.

“Sono tantissime le richieste di partecipazione ricevute dal pubblico nelle ultime settimane, sintomo che la voglia di cultura non è stata contagiata – ha commentato Giampiero Beltotto, presidente Teatro Stabile del Veneto – Il teatro è mancato a tutti, ripartire dalle nostre piazze è il modo migliore per sentirci vicini e recuperare i giorni sospesi, perché senza teatro non vi è una città vivibile. A soffrire in questi mesi di chiusura non è stato tanto il Teatro Stabile del Veneto, ma tutti gli artisti. È grazie a loro che abbiamo potuto continuare a mantenere un rapporto con il pubblico ed è per loro che oggi dobbiamo ripartire”.

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