FIM-FIOM-UILM: terminate le assemblee con i lavoratori jsw

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In realtà, dopo il confronto con i lavoratori, siamo sempre più convinti di non aver partecipato alla tanto attesa presentazione del Piano Industriale ma è apparso esclusivamente un evento di natura propagandistica.


Abbiamo assistito solo alla presentazione di alcune slide neppure visibili, tanto che come Fim-Fiom-Uilm le abbiamo richieste sotto forma cartacea, e successivamente ci sono state confermate delle idee, linee guida ed intese non vincolanti con vari gruppi industriali che erano ormai già pubbliche.


La sensazione è che per fini elettorali si sia voluto anticipare questa presentazione e questi annunci ma che sia l’Azienda che il Governo non fossero ancora adeguatamente preparati.


Basta pensare che solo questo venerdì si dovrebbe concludere l’intesa che permetterebbe ad Invitalia ad entrare nel capitale sociale con 30 milioni.
Un’entrata che come Fim-Fiom-Uilm giudichiamo, se sarà confermata, come la vera notizia positiva dell’evento di ieri insieme all’anticipazione, anche questa da capire meglio, che nel Decreto Semplificazioni dovrebbero avere garantito una percentuale significativa di produzione pluriennale di rotaie per Rfi
Riteniamo che le dichiarazioni fatte da Carrai, in merito ai numeri occupazionali nell’ambito siderurgico, siano non solo inaccettabili, ma completamente al di fuori della realtà.


L’annuncio che apprezziamo di voler salvaguardare tutta l’occupazione per tutta la durata del Piano, che arriva al 2025, non può comunque lasciarci tranquilli.


Occorre le garanzie di copertura di ammortizzatori sociali per una durata così lunga ed occorre iniziare a valutare con il Governo e con l’Azienda in che modo poter integrare tale ammortizzatori a migliaia di lavoratori che sono stati penalizzati dal mancato rispetto degli impegni firmati con la garanzia delle Istituzioni. 

Quei lavoratori e quelle famiglie, che hanno in questi anni dato fondo a tutte le loro esigue risorse, compreso il proprio Tfr, non sopporterebbero ulteriori 5 anni di ammortizzatori.
Occorre un piano che rilanci finalmente il Lavoro e non fatto ancora solo di sussidi economici.


Per discutere davvero di un Piano Industriale quindi occorre un incontro urgente con il Ministero dello sviluppo economico e fin da subito ci attiviamo per richiedere tale riunione in cui tutti i dubbi e perplessità emerse dai lavoratori nelle assemblee, dovranno trovare opportune risposte.


FIM-FIOM-UILM 

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Barbara Noferi

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