Flash mob a Somma Vesuviana contro la violenza sulle donne. L’ombra della gelosia dietro l’ultimo femminicidio

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Mentre Somma Vesuviana è ancora sotto choc per il brutale assassinio di Vincenza Tortora, 63enne uccisa a coltellate nel supermercato dal marito, reo confesso, l’amministrazione comunale ieri ha organizzato un flash mob per urlare forte e chiaro il suo no contro ogni forma di violenza.

La voce delle istituzioni di Somma Vesuviana

Il flash mob è stato organizzato davanti alla panchina rossa di Somma Vesuviana, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Incredulo il sindaco di Somma, Salvatore Di Sarno: “Non siamo abituati a questo tipo di violenza, questa è una città tranquilla e serena. Però non so che sta accadendo, c’è qualche problema nella mente delle persone perché non è mai successo un episodio così grave, benché ci siano litigi nelle famiglie. Un fatto indicibile”.

Gli fa eco Luisa Cerciello, assessore alle Pari opportunità del comune di Somma: “Sono indignata, quello che è successo ieri è un evento molto grave. Il mio pensiero adesso va a quella donna che non c’è più ed alla sua famiglia, ma anche a tutte quelle donne che ogni giorno vivono con persone che dovrebbero essere i loro compagni di vita, ma che in realtà non le rispettano. Noi ci siamo per le donne in difficoltà, in Piazza c’è una cassetta dove imbucare le denunce in pieno anonimato”.

La gelosia causa della tragica aggressione

Intanto comincia a delinearsi in modo chiaro il quadro che ha portato alla morte di Vincenza Tortora. A quanto pare il marito 70enne titolare di una catena di supermarket, Francesco Nunziata, era convinto che la donna avesse una relazione extraconiugale con un suo fornitore, un 46ebbe di Sant’Anastasia, le cui condizioni si sarebbero aggravate nelle ultime ore.

Nunziata si è quindi avventato sul 46enne ferendolo con un coltello. Successivamente ha affrontato la moglie nel parcheggio, fino all’aggressione letale col coltello. Emergono però altri particolari inquietanti: sembra che l’uomo avesse avviato la registrazione col cellulare per raccogliere la confessione della moglie della presunta infedeltà.

In realtà l’audio ha registrato solo gli ultimi drammatici secondi di vita della donna, uccisa dal marito accecato dalla gelosia e dall’odio, i cui sospetti non hanno mai trovato alcun riscontro.

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Redazione Napoli

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