In occasione del 77° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine e di riconoscimento delle vittime Reicher e Tuchman, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro sulla lapide all’ingresso delle Cave Ardeatine.
Si è recato, quindi, all’interno del Mausoleo Ardeatino dove ha reso omaggio alle vittime dell’eccidio.
Presenti alla cerimonia il presidente dell’Anfim, Francesco Albertelli, e la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni.
L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu l’uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia per l’attentato partigiano di via Rasella, compiuto il 23 marzo da membri dei Gap romani, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento “Bozen” appartenente alla Ordnungspolizei dell’esercito tedesco. L’eccidio non fu preceduto da nessun preavviso da parte delle forze di occupazione tedesca.
Per la sua efferatezza, l’alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, l’eccidio delle Fosse Ardeatine divenne l’evento-simbolo della durezza dell’occupazione tedesca di Roma. Fu anche la maggiore strage di ebrei compiuta sul territorio italiano durante l’Olocausto; almeno 75 delle vittime erano in stato di arresto per motivi razziali. (fonte: quirinale.it, Wikipedia)
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