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funerale

Il funerale del piccolo Tommaso: “Vivrai così, eterno bambino felice” (VIDEO)

Pubblicato il 21 Maggio, 2022

Mamma Alessia e papà Patrizio hanno chiesto che il tutto si svolgesse con la massima riservatezza. I legali della famiglia D’Agostino hanno ribadito che è necessaria “maggiore riservatezza da parte dei media” ed hanno chiesto “di portare il massimo rispetto a questa famiglia così duramente colpita”, evitando atteggiamenti di stolkeraggio”.

Prima della inizio della messa sono stati fatti volare in cielo palloncini bianchi. Hanno partecipato anche i compagni di scuola del piccolo Tommaso. Tommaso D’Agostino, il piccolino di appena 4 anni vittima di una tragedia assurda, ucciso dalla Passat piombata su di lui e altri bambini mentre giocavano nel giardino della scuola dell’infanzia Primo Maggio. a L’Aquila.

“Vivrai così, eterno bambino felice”. Era piena e commossa la Basilca di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila per l’ultimo saluto a Tommaso. Tutti attoniti a fissare il grande cuore di rose bianche, la gigantografia con il sorrisone accattivante, i compagnerò di scuola, gli stendardi, e lui.

“Questa piccola bara bianca è un corto circuito di senso, come il grembiulino insanguinato che ho tenuto tra le mani al pronto soccorso”, ha detto la Zia, Giusy Fonzi, l’unica della famiglia, riuscita a trovare la forza per pronunciare un ricordo di Tommaso in modo da non farlo restare solo un caso di cronaca. “Non è il momento delle polemiche. Ma so che ognuno delle istituzioni qui presenti, spero, si sta interrogando su come migliorare un mondo imbruttito dalla superficialità e dalla disattenzione”, ha sottolineato la zia, invitando alla riflessione i “giornalisti (solo alcuni) assetati di lacrime”. Ma soprattutto lanciando un appello al ministro dell’Istruzione: “A nome di Tommi e dei suoi amichetti in ospedale cui auguriamo pronta guarigione»: lo faccia capire al suo governo che la scuola è più importante dell’Industria”.

Tutta la città si è stretta attorno al dolore di mamma Alessia e papà Patrizio. “Un dolore che non si può descrivere se non con il grido e con il silenzio» ha detto il cardinal Petrocchi, durante l’omelia, «ma che tutti comprendono”. Capace di far battere all’unisono i cuori di una città, “esperta di dolore”, con quella dei genitori sopravvissuti al loro unico figlio. “Bisogna avere il coraggio di bussare alla porta di Dio» per avere consolazione, ha esortato i presenti il cardinal Petrocchi, di fronte al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al Presidente della Regione, Marco Marsilio. Dopo aver invitato tutti a “perdonare”. Un tacito appello a superare la tragedia causata da un’auto lasciata sulla rampa dell’asilo da una mamma scesa per prendere le figlie senza innescare il freno e lasciando nell’auto il figlio dodicenne che inavvertitamente ha tolto la marcia ingranata.

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