Fusione Sidra-Catania Rete Gas e rincari bollette, Bonaccorsi (M5S): “Tanti punti oscuri”

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In questi giorni a Catania sta facendo parlare senza ombra di dubbio il caro energia, che ha ripercussioni di non poco conto sulla vita di ognuno di noi, ma anche, soprattutto a livello comunale, la questione relativa alla fusione tra le aziende partecipate Sidra e Catania Rete Gas. Al termine della scorsa settimana attraverso due diverse assemblee dei rispettivi consigli di amministrazione a Palazzo degli Elefanti è stato decretato il passaggio definitivo della fusione per incorporazione tra le due società nella nuova Sidrag Spa, società unica per l’erogazione dell’acqua e per la gestione della rete del gas.

Nella giornata di oggi invece nella sala consiliare del Comune del capoluogo etneo ha avuto luogo una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente della Sidra, Fabio Fatuzzo, il vicesindaco facente funzione e assessore alle Partecipate, Roberto Bonaccorsi, e dell’assessore all’Energia della Regione Siciliana, Daniela Baglieri, e avente come argomento proprio i rincari dell’energia elettrica, che causano danni non solo ai fruitori, ma anche alle stesse società che si occupano della distribuzione di questi servizi.

In questa occasione è stato ribadito come siano fondamentali gli aiuti da parte del governo nazionale per porre un freno immediato a questa problematica, soprattutto riguardo ai costi di gestione per le società. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Graziano Bonaccorsi, sentito da noi telefonicamente, pur ritenendo legittima la richiesta di aiuti da parte delle persone presenti oggi in sala consiliare, ha però sottolineato come tutto debba partire da chi finora ha gestito le due aziende, in quanto al momento non sono ancora chiari alcuni punti sul quadro di questa nuova società.

“Partiamo dal fatto che la fusione tra le due società – ha detto Bonaccorsi – si deve discutere ancora in Commissione e in seguito in aula. Sul fatto che gli aumenti hanno delle ripercussioni non ci sono dubbi, ma ora come ora non abbiamo idea di un piano industriale e dell’economicità di questa fusione tra Sidra e Catania Rete Gas. Ci sono tanti punti oscuri, non sappiamo quale sarà la sede, come si affronteranno i costi di gestione e soprattutto vogliamo capire le conseguenze che ci saranno sulle bollette che la gente dovrà in futuro pagare. Sono d’accordo sulla richiesta di aiuti al governo nazionale, ma l’assenza di un vero piano industriale ci porta a non vedere alcun beneficio in questa nuova società e aggiungo anche che l’aumento delle accise sul caro energia rappresenta una vera e propria speculazione”.

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Giuliano Spina

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