« Torna indietro

console

Gaming in Italia: tutti i principali numeri del settore

Pubblicato il 1 Giugno, 2023

Negli ultimi anni l’Italia ha visto un grande e costante successo nel settore del gaming. Una realtà che non coinvolge più solo una cerchia di appassionati ma un movimento che travalica i settori, le generazioni e i comparti economici. Quando infatti si parla di gaming oggi ci si riferisce ad un universo che si porta dentro non solo i gamer ma sviluppatori sempre più specializzati, visual artist, programmatori, designer, audio e video specialist, ma anche sceneggiatori, dialoghisti e tutto il comparto del marketing, della pubblicità e della comunicazione. E questo si riflette anche nel modo di vivere il gaming da parte degli utenti che non resta più solo confinato nelle proprie stanzette ma si apre ad eventi, fiere e rassegne, momenti di socialità e di conoscenza delle ultime tendenze e delle novità tecnologiche. In Italia gli utenti crescono sempre più portando giovani e meno giovani ad interessarsi a tutte le novità del settore, a partecipare agli eventi pubblici ma anche a cercare nuove carriere professionali specializzate in questo comparto. Ovviamente quando si parla di gaming in senso stretto, si intende quello da console o pc, con titoli del calibro di FIFA, WOW, LOL e così via. Ma allargando gli orizzonti anche ad altre tipologie di giochi, come quelli in formato applicazione per smartphone o tablet, ecco allora che vengono automaticamente inglobati anche altri generi. Dalle app rompicapo a quelle arcade, passando per le migliori app poker e arrivando ai giochi always run, come Crash Bandicoot on the run tanto per citarne uno. Ma in questo caso, i numeri che andremo ad elencare riguarderanno proprio quel lato del gaming che, in un certo senso, potremmo definire professionale.

Un’economia in via di sviluppo

Con il crescere di appassionati naturalmente ne beneficia anche l’economia del settore stesso ma, di conseguenza, con un impatto su quella generale del Paese. Si pensi che su scala globale il settore del gaming, nel 2021, ha prodotto ricavi per circa 200 miliardi di dollari. Se si resta invece sul territorio nazionale l’economia mossa è stata di circa 2,2 miliardi di euro. Numeri che possono sembrare relativamente piccoli ma che vedono invece una costante crescita, se si considera che nel 2018 si trattava di un giro d’affari di circa 1,8 miliardi di euro. Questi numeri non si riferiscono solo all’acquisto dei supporti di gioco o di console e gaming station ma a tutto il settore che, come indicato prima, coinvolge i momenti pubblici e le fiere come ad esempio Lucca Comics o Etna Comics, la promozione, e naturalmente i percorsi professionali. Proprio in questo senso si può notare come ci sia stata negli ultimi anni una accelerata decisa con circa 1600 posti di lavoro presenti in Italia e ben centomila in tutta l’Unione Europea. I numeri degli appassionati in generale in Italia sono comunque molto forti. Per dare un’idea di quanto il comparto sia in evoluzione è interessante valutare le ultime stime sui casual gamers, cioè quei giocatori che passano il loro tempo con giochi brevi, semplici e intuitivi. Sono circa 22 milioni, un numero notevole se si considera una popolazione nazionale di circa 60 milioni di persone.

Dal divertimento con gli amici ai tornei professionistici

Per comprendere la portata del fenomeno è indicativo come il CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, abbia riconosciuto ufficialmente gli e-sports come disciplina sportiva. Sono ormai tantissimi i tornei internazionali, gli appuntamenti di appassionati e gamer professionisti in cui si mettono in gioco, è il caso di dire, in uno specifico gioco come quello del calcio, della Formula 1 o del basket. Occasioni che l’industria del gaming sfrutta per investire in sponsorizzazioni, pubblicità, gadget, ma anche in contratti per garantirsi i diritti di immagine o fare accordi con emittenti e web tv. Solo in Italia questo mercato vale circa 50 milioni di euro e un pubblico assidua di circa un milione e mezzo di persone. Numeri che sembrano piccoli ma, come nel settore in generale, in costante crescita. Ed è a livello mondiale che le cose si fanno interessanti con gli analisti finanziari che stimano un giro di moneta, entro il 2024, che potrebbe arrivare fino ad addirittura un trilione di dollari tra ticketing, iscrizioni ai tornei, promozione, pubblicità e sponsorship private e pubbliche.

About Post Author