Non solo misteriose intimidazioni con raid a colpi d’arma da fuoco, in questi giorni si è aperto un vero e proprio giallo nel Salento. E’ mistero, infatti, attorno alla vicenda legata ad una ragazzina di 15 anni di Maglie che nei giorni scorsi è stata ritrovata in campagna con evidenti segni sul corpo. La ragazzina, il 25 marzo scorso, infatti, non si era presentata a scuola alle ore 8, come di consueto, come faceva ogni giorno, e fece scattare l’allarme tra compagni, famigliari e amici. Allarme che è diventato un vero e proprio giallo nel Salento quando, la stessa 15enne, è stata trovata circa sette ore dopo abbandonata in una campagna ed in evidente stato confusionale. Il ritrovamento fu fatto dai carabinieri, ma con le successive indagini, coordinate dalla pm Giorgia Villa e da Stefania Mininni, per il Tribunale dei Minori, è stato accertato che la ragazza aveva dei lividi sul corpo e, come emerge in queste ore, due bruciature sulle guance compatibili con quelle che le avrebbe potuto causare un accendisigari. L’allarme è scattato, come detto, quando, sempre in quel 25 marzo, i genitori non l’hanno vista rientrare a casa. Dopo la denuncia e l’avvio delle ricerche, l’adolescente è stata rintracciata dai carabinieri ferita e confusa. Esclusa, invece, l’ipotesi che la 15enne sia stata drogata, così come confermato dagli esiti degli esami tossicologici effettuati.
Il giallo nel Salento si infittisce e le indagini hanno potuto portare solo ad alcuni indizi che conducono ad alcune piste. Alcune sono inquietanti, come il fatto che la campagna in cui è stata rintracciata la 15enne fosse di difficile accesso anche alle forze dell’ordine e questo porterebbe a pensare che l’autore del gesto non volesse farla trovare. L’indizio delle bruciature da accendisigaro, invece, escluderebbero l’ipotesi che a trascinarla nelle campagne possano essere stati suoi coetanei o comunque minorenni senza patente. Un’altra chiave di lettura importante sul giallo del Salento è rappresentata dal fatto che, a parte un taglio alla maglietta che indossava quel giorno, la ragazzina non presentava segni di violenza sessuale e, quindi, viene esclusa l’ipotesi degli abusi a sfondo sessuale. La 15enne è stata presa in carico da alcuni medici con un forte supporto di psicoterapia. Secondo questi terapisti l’adolescente sostiene di non ricordare nulla. Un vuoto di memoria di sette ore difficile da spiegare soltanto con un trauma o un forte choc da paura. E, quindi, alcune domande sorgono spontanee. Chi ha fatto del male alla ragazza? Perché? Il giallo nel Salento si ingrandisce e le indagini cercheranno di dare una risposta a questi inquietanti interrogativi.
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