GUARDIA DI FINANZA: INDAGINI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA AZIENDA DI CAORLE

Leggi l'articolo completo

16.3.2021 – La Guardia di Finanza di Venezia ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura di Pordenone nei confronti dell’amministratore unico di una società responsabile dei reati bancarotta fraudolenta e auto-riciclaggio.

Il provvedimento scaturisce dall’esito delle investigazioni condotte dai militari della Tenenza di Caorle, sotto la direzione della Procura di Pordenone, in merito al fallimento di un’azienda edile del citato comune litoraneo.

Gli accertamenti dei finanzieri hanno permesso di verificare che il dissesto aziendale non era stato determinato dalla crisi economica ma dal comportamento tenuto dall’amministratore che, a più riprese, ha sottratto beni e risorse finanziarie dalla società.

Nonostante l’amministratore avesse consegnato al curatore fallimentare le scritture contabili solo un anno dopo la dichiarazione del fallimento, rendendo così oltremodo  difficoltosa la ricostruzione dell’attivo patrimoniale, l’esame dei conti correnti bancari della società e personali dell’amministratore ha permesso di rilevare che, anche durante il periodo della procedura fallimentare, erano state concluse diverse operazioni di prelievo dalle casse aziendali – tra emissione di assegni, prelievi di cassa, bonifici bancari – per un importo complessivo di 186.000, che avevano comportato, di fatto, la distrazione di somme di denaro che avrebbero dovuto essere destinate a soddisfare i creditori.

Ipotesi di auto-riciclaggio sono altresì emerse in relazione ad altre condotte distrattive dal patrimonio della società poste in essere dall’amministratore.

La prima è relativa ai proventi delle pigioni derivanti dall’affitto di immobili intestati alla società che, anziché confluire nell’attivo patrimoniale, sono stati canalizzati sul conto corrente personale dell’amministratore con la causale “rimborsi”, in realtà non dovuti né giustificati.

La seconda riguarda, invece, un’auto di grossa cilindrata parimenti intestata alla fallita, di cui è stata simulata la cessione ad un’altra azienda riconducibile all’amministratore ad un prezzo irrisorio, giustificato da una falsa dichiarazione di stato incidentale.

Leggi l'articolo completo
Redazione Venezia 1

Recent Posts

Elly Schlein paragonata alla donna di Neanderthal, bufera sull’esponente FdI Luigi Rispoli: “Colpa di un mio collaboratore”

Pochi giorni fa si è riaccesa la polemica sulla violenza verbale usata nel mondo della…

29 minuti ago

Catania, controlli a tappeto in Pescheria: gli abusivi si danno alla fuga

Continua incessante l’azione di prevenzione e contrasto all’illegalità diffusa secondo le direttive impartite dal Comando…

53 minuti ago

Morte Giovanna Pedretti, caso chiuso: non ci fu istigazione al suicidio

Lo scorso gennaio fu celebrato il funerale della ristoratrice Giovanna Pedretti, che non ha retto…

1 ora ago

Il noto costumista furioso dopo la vittoria ai David di Donatello: “Che tirchieria, potevano darci due statuette”

Serata di gala ieri ai David di Donatello, uno dei più importanti riconoscimenti cinematografici a…

1 ora ago

Randazzo, organizzava eventi in una antica struttura senza alcuna autorizzazione

I militari della Compagnia di Randazzo, unitamente ai Carabinieri del Comando per la Tutela della…

2 ore ago

Torna a casa Bruno, il giovane pontino finito in coma dopo un incidente stradale

Un vero e proprio miracolo quello di Bruno, un 17enne di Latina rimasto vittima di…

2 ore ago