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Dal grano al pane: i prezzi aumentano 10 volte (torna Jean Valjean?)

Guerra in Ucraina, schizzano i prezzi di gas, pane e petrolio

Pubblicato il 25 Febbraio, 2022

Guerra in Ucraina: sono previsti rincari relativi a pane, pasta, pizza e biscotti. E ancora: aumentano i prezzi di alluminio, oro, i prodotti energetici, gas e petrolio.

Si prevede che salgano i prezzi dei cereali (grano, mais e soia). Anche gli oli da cucina potrebbero diventare ancora più cari. La tensione sul fronte ucraino è infatti destinata a nuocere alle esportazioni. Sulla base delle stime del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), la Russia è il più grande esportatore di grano al mondo e la segue, al quarto posto, l’Ucraina. Dai due paesi insieme dipendono il 29% del commercio globale di grano, quasi il 20% delle esportazioni di mais e l’80% delle esportazioni di olio di girasole.

Rincari? Non bisogna aspettare

E’ già accaduto: una pagnotta di pane costa già qualche centesimo in più, ma la situazione è destinata a peggiorare. Non bisogna dimenticare, inoltre, che il prezzo di una pagnotta di pane dipende dai costi di produzione, imballaggio e trasporto. In sintesi, se il petrolio sale, anche la pagnotta di pane aumenta di prezzo dal fornaio.

“Il mercato non conosce sfumature: o è guerra e sale, o è pace e scende”

Lo stesso discorso riguarda pasta e farina. L’Ucraina, per esempio, è un grande esportatore di mais: è al quarto posto tra gli esportatori e rappresenta circa il 22% del commercio.

Se aumenta il mais, aumenta anche la soia, coltivata sullo stesso terreno. A causa della siccità in Sud America, poi, le forniture di soia si stanno riducendo rapidamente. Il prezzo del mais con consegna a marzo è già aumentato di quasi il 3% e il grano di quasi il 6%, negli ultimi giorni. Come se non fosse bastata la pandemia, ad aumentare i costi alimentari. Negli Usa, per esempio, secondo il Dipartimento dell’Agricoltura quest’anno c’è stato un rincaro tra il 2 e il 3%.

Per quanto concerne l’olio di girasole, poi, l’Ucraina è il primo esportatore, seguita dalla Russia al secondo posto. Se si scatenasse un conflitto e la Russia bloccasse il porto di Odessa, l’Ucraina avrebbe problemi ad esportare. Gli Usa potrebbero decidere di vietare il commercio di grano russo in dollari. Gautier Le Molgat, analista di Agritel, afferma che “il mercato non conosce le sfumature: o è guerra e sale, o è pace e scende”.

Schizzano le quotazioni internazionali di benzina e gasolio

Sono aumentate di colpo le quotazioni internazionali di benzina e gasolio: in un solo giorno, sono salite dell’equivalente di cinque centesimi al litro. Già oggi si vedono le avvisaglie di quanto accadrà nei prossimi giorni: forti rincari del carburante. Brent è a 98 dollari circa al barile. Secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana, l’aumento di Q8 è pari a tre centesimi al litro i prezzi di benzina e gasolio. Per Tamoil, c’è un rialzo di un centesimo al litro.

Secondo le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, relative al rilevamento delle ore 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti, la benzina self service è a 1,859 euro/litro (+2 millesimi, compagnie 1,868, pompe bianche 1,837), il diesel a 1,733 euro/litro (+2, compagnie 1,740, pompe bianche 1,717). Benzina a 1,986 euro/litro (+3, compagnie 2,036, pompe bianche 1,890), diesel a 1,865 euro/litro (+3, compagnie 1,915, pompe bianche 1,770). Gpl servito a 0,818 euro/litro (invariato, compagnie 0,825, pompe bianche 0,810), metano servito a 1,776 euro/kg (+1, compagnie 1,814, pompe bianche 1,747), Gnl 2,146 euro/kg (+3, compagnie 2,156 euro/kg, pompe bianche 2,139 euro/kg).

Sulle autostrade, la benzina self service costa 1,942 euro/litro (servito 2,157), il gasolio self service 1,831 euro/litro (servito 2,053), e ancora: il Gpl 0,923 euro/litro, il metano 2,028 euro/kg, il Gnl 2,139 euro/kg. Seguono le quotazioni dei prodotti raffinati nel Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 664 euro per mille litri (+41, valori arrotondati), diesel a 682 euro per mille litri (+55, valori arrotondati). Ecco i valori comprensivi di accisa: benzina a 1392,23 euro per mille litri, diesel a 1299,80 euro per mille litri.

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