L’opposizione si interroga. Riceviamo e pubblichiamo dai consiglieri comunali Stefano Palumbo, Giustino Masciocco, Paolo Romano, Carla Cimoroni, Lelio De Santis, Angelo Mancini, Stefano Albano, Elisabetta Vicini, Edlira Banushaj: “Ricordate la Regione Abruzzo prima in Italia a riaprire gli stadi? Quella che faceva la corsa ad anticipare il Governo nelle riaperture, anche solo di 24 ore, tranne che per le scuole. Quella degli amministratori aquilani che, in una città risparmiata allora dal Covid, distribuivano ferratelle, si fotografavano ovunque o facevano una diretta Facebook al giorno. Noi lo ricordiamo.
Oggi, con una situazione che si fa ogni giorno più critica, non si vedono più foto, non si sentono più comunicati, ma neanche si intravede un’azione amministrativa che faccia pensare che queste persone sono al lavoro per il bene comune. I nostri rappresentanti al governo della città si sono semplicemente eclissati, non si vedono ai tavoli di lavoro, non si sentono nelle commissioni, luoghi subordinati ormai alla risoluzione delle beghe politiche. Sono piuttosto alle prese, sia sul fronte regionale che comunale, in una disputa di potere tra Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia che si trascina ormai da mesi, mentre le terapie intensive si riempiono di nuovo, mentre L’Aquila, toccata solo di striscio dalla prima ondata dei contagi, è oggi la località con i numeri più elevati di positivi al Covid in Regione. Il sindaco, prima autorità sanitaria locale, che a giugno invitava a venire nella città ‘bollino blu’ per decomprimere le metropoli, che a fine agosto sollecitava un’ordinanza regionale per bypassare il numero massimo di persone presenti ai concerti, oggi tra un litigio e l’altro della maggioranza sulla distribuzione dei posti in giunta, appare ogni tanto in video, a raccomandare prudenza. Questa è tutta l’azione dei nostri rappresentanti locali, abituati a scaricare colpe, a indicare sempre un problema diverso da quello al quale si richiede soluzione, a indicare il peggio quando gli si chiede conto del male, ora che più se ne ha bisogno, ora che non c’è bisogno di sceneggiate, ma di azioni forti, si nascondono nei loro uffici. In un momento così delicato in cui cittadini, partite IVA e personale sanitario cercano nelle istituzioni conforto e sostegno, lo spettacolo che il centro destra sta offrendo è semplicemente intollerabile“.
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